Non si spegne la polemica tra l’ASD Tennis Club Scicli e l’Amministrazione Comunale. Dopo il post apparso lunedì scorso sulla pagina FB dell’associazione sportiva, dove il presidente informava i soci e la città di un finanziamento perso a causa di inadempienze che venivano attribuite al Comune di Scicli, diverse forze politiche della città avevano diramato ieri mattina un comunicato stampa attaccando chi governa la città. Qualche ora dopo è arrivato un comunicato stampa dal Comune, la risposta dell’Amministrazione Comunale (ieri ancora al completo) a quanto scritto nel documento di Partiti e Movimenti politici.

In questi link qui di seguito potete leggere gli articoli pubblicati ieri dal nostro giornale ieri. 

SCICLI – PRIMA LA PALLAMANO, POI IL CALCIO, OGGI È LA VOLTA DEL TENNIS. FORZE E MOVIMENTI POLITICI CONTRO L’AMMINISTRAZIONE COMUNALE

SCICLI – IMPIANTI SPORTIVI, PARLA L’AMMINISTRAZIONE COMUNALE | PERDITA FINANZIAMENTO TENNIS CLUB: “NESSUNA RESPONSABILITÀ HA IL COMUNE”

Ecco adesso le dichiarazioni del Direttivo dell’Asd Tennis Club dopo quanto affermato ieri nella nota stampa del Comune. 




“Ad integrazione di quanto già riferito con la precedente comunicazione e alla luce della nota da parte dell’amministrazione comunale del giorno 21/09/2021 con la quale si afferma esplicitamente, con riferimento alle vicende della nostra associazione, che la responsabilità dell’esclusione dal contributo è solo nostra, mi corre l’obbligo a nome del direttivo, chiarire a tutti i soci che quanto affermato dall’amministrazione è completamente errato e destituito di qualunque fondamento logico e giuridico.

Ci dispiace infatti apprendere che la nostra amministrazione comunale, anziché prendere atto dell’occasione perduta, e verificare come mai all’interno della macchina amministrativa qualcuno non ha fatto il proprio dovere, prova al contrario a scaricare la responsabilità dell’accaduto sugli altri e quindi su di noi. E’ vero che non si è responsabili di ciò che si è, però responsabili si è di ciò che si fa.

Ci preme ora qua evidenziare, senza alcun spirito di polemica con l’attuale amministrazione, che noi, come ASD, abbiamo preliminarmente richiesto in modo informale ad esponenti della giunta che a presentare la domanda fosse direttamente l’ente, anche in considerazione della circostanza che né l’attuale amministrazione negli anni passati, nè nessuna altra amministrazione prima, aveva mai pensato di presentare un progetto di riqualificazione e di rigenerazione degli impianti sportivi con le risorse messe a disposizione dal governo centrale, a differenza di quanto invece è accaduto in altri enti che hanno saputo sfruttare tali fondi.

L’eventuale contributo – a nostro avviso – avrebbe verosimilmente dato all’amministrazione anche una discreta visibilità in quanto avrebbe concretamente attuato – sebbene in parte – quello che era stato dichiarato nel programma elettorale dal sindaco. Inoltre, conoscendo la cronica carenza del personale dell’ufficio tecnico, avevamo tempestivamente dato incarico ad un tecnico per predisporre il progetto esecutivo e metterlo a disposizione dell’amministrazione. Dalle interlocuzioni successivamente avute con l’amministrazione ci è stato fermamente riferito, come peraltro avevamo già intuito, e come già vi è stato riferito con la nostra precedente comunicazione, che l’ente non aveva la materiale possibilità né di predisporre il progetto né tantomeno di presentare la domanda e se volevamo, potevamo farlo noi, assicurandoci comunque tutto il supporto che ci serviva. E così abbiamo fatto.

Nel comunicato dell’amministrazione oggi apprendiamo che è stata colpa della nostra associazione a non aver nominato il RUP, per chiedere la preventiva verifica del progetto e che al contrario di quanto da noi affermato, l’amministrazione aveva fornito in tempi celeri il documento attestante l’approvazione tecnica dello stesso.

Ora preliminarmente, ci sorprende non poco che un’amministrazione possa affermare candidamente che la nomina del RUP, possa essere fatta direttamente dal privato. Dire questo significa non conoscere minimamente il funzionamento del codice degli appalti. Perché è bene sapere – come ci è stato riferito dai nostri consulenti – che la domanda sebbene presentata da un operatore economico privato (la ASD), il progetto di intervento è sempre un progetto pubblico e conseguentemente si applica la disciplina prevista dal codice degli appalti. Infatti non a caso il beneficiario del contributo dovrà individuare secondo quanto previsto dal bando, immediatamente dopo l’ammissione al contributo, la stazione appaltante che come si sa è una amministrazione pubblica (nel nostro caso il comune) che poi predisporrà gli atti necessari per la realizzazione dell’intervento. Il bando prevede appunto, la verifica preventiva del progetto da parte di un soggetto indicato nell’art.26 del codice degli appalti, tesa ad accertare la rispondenza degli elaborati di progetto e la loro conformità alla normativa vigente.

Ora tenendo presente che l’amministrazione ci aveva assicurato il proprio supporto, avevamo chiesto con apposita istanza (in data 17/09/2020 prot. 0029788) non solo la preventiva verifica del progetto ma addirittura la sua validazione da parte del RUP (responsabile unico del procedimento) che avrebbe dovuto essere nominato non da noi, come è riportato nel comunicato, ma dall’amministrazione, in quanto il RUP è un dipendente del comune e deve essere nominato con un atto formale o dalla giunta comunale o con determina dirigenziale. In risposta alla nostra istanza il comune invece ci rilascia il certificato di conformità urbanistica, da noi non richiesto, ma che avrebbe sicuramente richiesto in seguito il RUP in fase di verifica preventiva.

Questo è quello che è accaduto. Noi non vogliamo assolutamente credere che in tutto ciò vi sia la mala fede da parte di qualcuno, ma è abbastanza chiaro che vi è stata una fortissima disattenzione da parte di molti. Si ha, per la verità, la sensazione – ma si badi bene è solo una sensazione – di una totale assenza del governo della macchina amministrativa.”