Aveva realizzato una struttura abitativa su un terreno del quale non era proprietario ma solo colui che ne usufruiva. Il Nucleo Operativo di Polizia Edilizia, nel corso di accertamenti, ha verificato che si trattava di una casa “mobile”, a tutti gli effetti un’abitazione, realizzata in violazione delle normative urbanistiche, paesaggistiche e antisismiche. E’ scattato, pertanto, il sequestro preventivo dei manufatti prefabbricati, tra loro assemblati in guisa, atti alla realizzazione di una casa mobile installata a Marina di Modica in Via Giovanni da Verrazzano.

E’ scattata anche la denuncia penale a carico dell’esecutore delle opere, un modicano di 64 anni.

Il NOPE della polizia locale ha applicato il DPR 380/2001 secondo il quale sono necessari i permessi per interventi di nuova costruzione consistenti nell’installazione di “manufatti leggeri, anche prefabbricati, e di strutture di qualsiasi genere quali roulotte, camper, case mobili, imbarcazioni, che siano utilizzati come abitazioni, ambienti di lavoro, depositi, magazzini e simili, e che siano diretti a soddisfare esigenze meramente temporanee”.

Il Giudice per le Indagini Preliminari presso il Tribunale di Ragusa, Dott.ssa Eleonora Schininà, su richiesta del pubblico ministero, ha convalidato il sequestro.




Secondo quanto accertato dalla Polizia Locale, l’intervento del 64enne era destinato al soddisfacimento di esigenze abitative, come si evince dal (pur temporaneo), ancoraggio al suolo e dallo stabile allacciamento alla rete elettrica e idrica. La realizzazione, dunque, in assenza di titolo abilitativo, integra il reato contestato, tenuto conto, tra l’altro, della sottoposizione a vincolo paesaggistico dell’area ove il manufatto insiste, con conseguente sussistenza del reato maturato in zona sismica.