La Confederazione Sindacale SINALP esprime profondo cordoglio per la tragica perdita dei tre valorosi Carabinieri, Marco Piffari, Davide Bernardello e Valerio Daprà, caduti ieri mattina, durante le operazioni di sgombero di un’abitazione a Castel D’Azzano, in via San Martino nel Veneto.

“Ci uniamo al dolore delle famiglie delle vittime, dei colleghi dell’Arma e di tutta la comunità colpita da questa drammatica perdita”, si legge in un comunicato stampa diffuso da SINALP.

“In questo momento di grande tristezza, ribadiamo la nostra totale solidarietà alle Forze dell’Ordine, che ogni giorno operano in condizioni difficili, spesso esposte all’aggressione e al disprezzo di chi vive ai margini della legalità.

Tuttavia, non possiamo tacere una verità amara, l’Italia sta pagando il prezzo di anni di politiche miopi, dettate da un malinteso senso di buonismo e da ideologie del “politicamente corretto” che hanno indebolito l’autorità dello Stato, disarmato moralmente le istituzioni e reso più vulnerabili coloro che difendono la sicurezza dei cittadini.

Troppo spesso – si legge ancora – chi serve con coraggio lo Stato è stato lasciato solo, mentre chi delinque trova giustificazioni, attenuanti e comprensione.

Questa deriva culturale e politica ha generato un clima di impunità e di sfiducia che mina la stessa coesione sociale del Paese ed incentiva le azioni delinquenziali.

È tempo di dire basta, lo Stato deve tornare a essere garante della giustizia e della sicurezza, non ostaggio di ideologie che confondono la solidarietà con la debolezza e la tolleranza con l’impunità.

Occorre – si legge ancora nella nota della Confederazione Sindacale  SINALP – fare piena luce su ogni responsabilità, colmare le lacune istituzionali e adottare misure concrete per tutelare chi ogni giorno indossa una divisa e mette a rischio la propria vita per il bene comune.

Rivolgiamo un sincero augurio di pronta guarigione ai feriti e un pensiero di profonda vicinanza alle famiglie colpite.

Il sacrificio di chi serve con dedizione e coraggio non sarà mai dimenticato.

Il SINALP continuerà a battersi affinché venga resa giustizia e vengano rafforzate le tutele per le Forze dell’Ordine, restituendo dignità, sicurezza e rispetto a chi garantisce la legalità e la libertà di tutti gli italiani.”

Intanto i tre fratelli che hanno orchestrato la strage, Dino, Franco e Maria Luisa Ramponi  sono stati arrestati.

Oltre ai tre carabinieri morti, Marco Piffari e Valerio Daprà, entrambi di 56 anni, e Davide Bernardello, 36 anni, venticinque tra militari, agenti di polizia e vigili del fuoco sono rimasti feriti nell’esplosione che si è verificata nel casolare di Castel D’Azzano, in provincia di Verona.

Le forze di polizia erano intervenute per perquisire l’abitazione. L’intero casolare, di due piani, è esploso e crollato travolgendo i militari e gli agenti. Sul posto erano presenti anche i vigili del fuoco che sono intervenuti immediatamente, ma per i tre carabinieri non c’è stato nulla da fare. L’esplosione è stata udita a 5 km di distanza. Un anno fa gli occupanti usarono le bombole di gas per non essere sfrattati.