SIM, Micro SIM, Nano SIM. Ora sono arrivate le eSIM, che stanno prendendo sempre più piede anche in Italia: molti dei principali operatori telefonici hanno ormai aperto questa opzione per i propri clienti.

Le eSIM – Embedded Subscriber Identity Module – funzionano esattamente come le schedine a cui siamo abituati. Hanno quindi un numero di cellulare che le identifica, permettono di inviare messaggi e di telefonare agganciandosi alla rete dell’operatore di riferimento

La differenza principale delle eSIM rispetto alle SIM è che non hanno bisogno di alcun supporto fisico. Le SIM tradizionali (Subscriber Identity Module) sono chip card da inserire manualmente nei propri dispositivi per poterli agganciare a un operatore e farli funzionare. Nelle eSIM il modulo SIM è invece già registrato in un chip montato permanentemente sul dispositivo mobile.




La eSIM va attivata per poter essere utilizzata, registrandola così nella memoria del proprio cellulare o altro supporto compatibile. Per farlo si installa il profilo del gestore di rete mobile che si è scelto. Sembra più difficile dirlo che farlo: solitamente basta inquadrare con la fotocamera un Qr Code che viene fornito dal proprio operatore (tendenzialmente via mail).

Le eSIM permettono di utilizzare due

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