
Scuola: trasporto disabili ancora a rischio, nessuno riesce a dare risposte
- 8 Settembre 2016 - 5:39
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A Pochi giorni dall’avvio del nuovo anno scolastico 2016/2017, per gli studenti diversamente abili della provincia di Ragusa, ma non solo, che usufruiscono del servizio del trasporto gestito dal Libero Consorzio, tramite convenzioni con cooperative private, regna l’incertezza più totale.
Se lo scorso anno si era chiuso con continue sospensioni e riprese del servizio, grazie anche ad interventi straordinari della Regione e all’impegno delle cooperative che hanno svolto ugualmente il lavoro, quest’anno, almeno fino ad ora, non vi sono notizie riguardo l’avvio del servizio di trasporto. Circa duecento ragazzi diversamente abili della provincia di Ragusa, dunque, rischiano di rimanere a casa, i genitori non hanno ancora avuto nessuna notizia dalle istituzioni e le preoccupazioni per lo stop definitivo del servizio sono alimentate dalle notizie che giungono dal Governo e dalla Regione. Nel mese di Luglio, infatti, l’esecutivo nazionale ha stanziato 70 milioni di euro per i servizi legati al traporto per i ragazzi affetti da disabilità, ma ha escluso dal finanziamento le regioni a statuto speciale, ragion per cui la Sicilia è stata tagliata fuori. Il Libero Consorzio dunque non ha i soldi per far partire la macchina, anzi, le cooperative che lo scorso anno hanno garantito il servizio vantano crediti, ma trasferimenti non né arrivano e a rimetterci sono sempre le fasce più deboli.
Di questo argomento e dei rischi per l’occupazione si è parlato nella sede provinciale della CGIL di Ragusa alla presenza di una parte della deputazione iblea e dei genitori degli utenti che usufruiscono del servizio. “Non far partire il trasporto per i disabili – ha detto il segretario generale provinciale, Scifo – non solo è una negazione del diritto allo studio, sancito dalla costituzione italiana, ma crea non poche difficoltà a queste famiglie e, a ricaduta, provoca la perdita di posti di lavoro”.
“Ogni anno – dice Daniela Vaccaro, la presidente dell’associazione Noi con voi insieme” di Comiso – è sempre la stessa storia, a pochi giorni dall’inizio delle attività scolastiche siamo ancora a chiederci cosa succederà e cosa dobbiamo fare, siamo arami esasperati, più abbiamo bisogno di aiuto, più ci lasciano soli”.
La CGIL non esclude manifestazioni di protesta da tenersi direttamente dinanzi al palazzo della Regione.