“Mi è stato chiesto, è stata una prova di fede a Dio, non a Kadir. A Dio”. Sono queste le parole di Marica, la donna sciclitana di 36 anni che ha camminato nuda per strada a Miggiano, nel Leccese, su indicazione di Kadir, il presunto “santone” che avrebbe cominciato a fare proseliti nella zona.

Kadir Kadir si autodefinisce “l’eletto” e la sua missione sarebbe quella di avviare le persone verso un percorso di purificazione del corpo e di salvezza dell’anima, seguendo divieti e regole. Il “santone” pur parlando spesso di Dio e delle scritture nei suoi discorsi, si dice distaccato dal cattolicesimo ma di seguire solo gli insegnamenti di Gesù.

Secondo questa visione della fede, l’uomo avrebbe invitato la giovane donna di Scicli a camminare nuda per le vie della cittadina pugliese come rito di iniziazione. Un gesto che ha allarmato la famiglia di Marica, che ha deciso di informare l’autorità giudiziaria con una denuncia. A “Pomeriggio Cinque”, Marica prova a spiegare quanto avvenuto nei giorni scorsi, commentando la notizia che ha fatto il giro dei quotidiani: “Dio attraverso Kadir mi ha chiesto di camminare nuda in strada come prova di fede – ha spiegato la ragazza -, a ognuno dà delle prove di fede a me è stata data questa. Infatti non avevo vergogna, è stata una prova di fede a Dio, non a Kadir”. La donna poi ha aggiunto: “Noi non facciamo digiuni – ha detto -. I miei genitori? So che sono preoccupati, ma non sono plagiata”.

Il caso è stato affrontato anche in RAI, in trasmissioni e TG.

La volontà di Marica di vivere insieme a Kadir e di obbedire alle sue regole ha messo in allarme i suoi genitori che hanno informato l’autorità giudiziaria con una denuncia. Ma la donna dice di non sentirsi in pericolo: “Ho scelto di credere alla verità, al Vangelo. E a colui che è mandato da Dio”, dichiara. Marica, a Scicli è molto conosciuta, ha da sempre lavorato come cameriera, una ragazza solare, sorridente, felice. La sua famiglia, il papà, il fratello Luca, stanno facendo di tutto per tentare di riportarla a casa, a Sampieri.

“Marica è andata in giro nuda, perché il padre lo ha chiesto, come a me ha chiesto di andare scalzo per quindici chilometri per andare a incontrare un altro, come me, un eletto. L’ho fatto a discapito della mia vergogna. E adesso sono provato da Dio attraverso le telecamere”, afferma “il Santone” Kadir, che infatti, si considera uno dei 144 mila “eletti”:  “Quando uno percorre la strada del signore e riceve lo spirito di Dio, saprà tutto – racconta -. Noi siamo nati inconsapevoli di questo, poi il padre ci dà la consapevolezza. A me ha parlato nel 2007: una voce potente mi ha rivelato tutto. Lo spirito mi ha dato a vedere che sono figlio di Giacobbe”.

E aggiunge: “Non seguo la religione, seguo quello che dice Gesù. Non ho nessun progetto, sto facendo la volontà del figlio. Se qualcuno lascia la famiglia? C’è scritto: chi non lascia madre, padre, fratelli, figli, sorelle, case, terreni per seguire me, non è degno di me. C’è scritto: se volete essere degni del Cristo dovete lasciare tutto e seguire la strada come Cristo vi indica. A me lo spirito parla e io lo rivelo la parola. Io sono il fratello di Gesù”.

Intanto però ci sono due denunce-querele, sono state avviate delle indagini.

I Carabinieri si sono recati sul posto, hanno ascoltato gli ospiti di quella che sembra una comunità, e pare che finora non abbiano ravvisato estremi di reato.

Le regole da seguire nella casa: divieto di lavorare, di avere rapporti sentimentali e sessuali per lunghissimi periodi, oltre al divieto di consumare cibo e acqua se non in ridottissime quantità. Nella casa mancherebbe anche l’energia elettrica.  Kadir imporrebbe fino a quattro giorni di digiuno, al fine “di purificare lo spirito e il corpo”, pena la minaccia di “mali ingiusti”, come la morte dell’anima e la perdizione dello spirito.

A Scicli, amici e parenti di Marica sono increduli, anche gli ex colleghi di lavoro dichiarano che la donna è stata plagiata e la invitano, anche tramite i social, a tornare a casa.