Scicli – Sparatoria e sequestro di persona a Jungi, condannati 4 minorenni e un 20enne
- 17 Ottobre 2025 - 13:55
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Il Tribunale per i minorenni di Catania ha inflitto 8 anni e 11 mesi per uno degli imputati, 7 anni e 8 mesi per ciascuno degli altri tre minorenni coinvolti nella sparatoria e nel rapimento di un 19enne, avvenuti il 20 giugno 2024 al quartiere Jungi, a Scicli.
Il tutto sarebbe scaturito dal mancato pagamento di una fornitura di droga. Da qui la decisione di “punire” gli sciclitani. Un giovane era stato sequestrato e poi liberato dl Gruppo d’Intervento Speciale (GIS) dell’Arma dei Carabinieri.
Sotto la direzione della AG Catanese l’Aliquota Operativa della Compagnia di Modica proseguendo le indagini in ordine al grave delitto commesso con il fattivo contributo dei Carabinieri di Siracusa, avrebbero quindi ricostruito il movente del sequestro del giovane, che si è ritenuto sia consistito in una ritorsione per la sottrazione di 4 chili di hashish, del valore di circa 15 mila euro, avvenuta a Modica il 19 giugno 2024 in danno di alcuni degli arrestati, già fornitori di altre partite di droga in favore di giovani spacciatori locali. Il sequestro di persona avrebbe dunque avuto lo scopo di recuperare la somma di denaro a pagamento della droga, condizione per la liberazione del sequestrato.
Il commando, secondo la ricostruzione accusatoria, un gruppo composto da otto siracusani armati di pistole, giungeva a Scicli per rintracciare coloro che si erano impossessati della droga, bloccando per alcune ore e picchiando selvaggiamente, con la minaccia delle armi, due giovani sciclitani, di cui un minorenne, per poi rilasciarli; subito dopo, nel quartiere Jungi di Scicli, il commando avrebbe sequestrato il giovane da loro ricercato che, sempre sotto minaccia armata, è stato caricato con violenza a bordo di una delle loro autovetture e trasportato a Siracusa. Nel tentativo di difendere il giovane dai suoi aggressori, un cugino del sequestrato era stato ferito ad una gamba da un colpo di arma da fuoco. Anche l’ostaggio durante il tragitto era stato ferito alla spalla con un colpo di pistola, mentre tentava di lanciarsi dall’autovettura in corsa. A Siracusa sarebbe stato poi rinchiuso in un appartamento di via Privitera, nel popolare rione di Santa Lucia, utilizzato quale covo per lo spaccio della droga.
Lo scorso 15 ottobre, il GIP del Tribunale di Catania ha condannato con il rito abbreviato il 20enne siracusano F. M. a 8 anni di reclusione per il suo ruolo nella vicenda. Per altri tre imputati maggiorenni il processo è stato avviato con il rito ordinario.














