Scicli – Situazione politico-giudiziaria: attenti a chi ci specula sopra
- 18 Luglio 2014 - 17:57
- 3
Sui Social impazzano le ipotesi sulla conferenza stampa indetta domani dal Sindaco di Scicli, Franco Susino, in seguito al ricevimento dell’avviso di garanzia per i fatti che tutti conosciamo e che stanno facendo saltare i nervi a non pochi. Il sindaco si dimette? È questa la domanda che tutti si pongono, da persone vicine a lui sembra che l’ intenzione del primo cittadino sia tutt’altra, cioè quella di chiarire la vicenda. In queste ore tutti stanno scaricando Susino, sia chi lo ha appoggiato all’inizio, sia quelli che, con un ribaltone (ma non vogliono si definisca così) lo hanno rimesso in carreggiata invertendo praticamente i ruoli tra opposizione e maggioranza, cose che insomma solo la politica più scellerata può offrire. Personalmente, nei miei editoriali, ho spesso criticato il primo cittadino e la sua giunta per le scelte politiche e per la linea programmatica inesistente, ma oggi, a vedere tutti questi attacchi rivolti al primo cittadino mi chiedo: è questo l’atteggiamento giusto da tenere? I fatti di cui parliamo sono gravissimi, la connivenza tra politica e mafia è la cosa più spregevole e insana che ci possa essere, ma quali responsabilità ha Susino? Mi ricordo di avere cominciato a parlare del problema manifesti già nel 2007 e già allora Falla denunciava questi fatti e la presenza di persone poco raccomandabili all’interno del palazzo comunale, persone che si accompagnavano a consiglieri comunali (intervista pubblicata sulla rivista Free Time). Oggi siamo arrivati forse all’epilogo di quelle vicende, nel mezzo tanti altri problemi legati ad esempio alla gestione dei rifiuti e poi gli ultimi arresti che sembra abbiano dato uno slancio decisivo alle indagini.
Sciogliere un consiglio per mafia rappresenta una pugnalata quasi mortale per un paese, non che non si debba fare se ce ne bisogno, per carità, ma qui sembra che qualcuno voglia prendere la palla al balzo per riconquistare una verginità politica persa da troppo tempo. Gli amici della prima ora lo scaricano e lo affondano come se con un colpo di spugna avessero cancellato gli anni passati, quelli in cui hanno amministrato ed hanno determinato scelte che oggi hanno portato a tutto ciò. Qui c’è la faccia di un paese da salvare, occorre che la magistratura faccia il suo lavoro con serenità, poi occorre assorbire le conseguenze e cercare che alla città di Scicli si faccia il meno male possibile.
Chi deve pagare è giusto che paghi, anzi, non ci sarà mai pena sufficiente per chi ha creato queste condizioni, ma qua il rischio è che un capo espiatorio paghi per tutti. Non sappiamo se l’avviso di garanzia al primo cittadino sia stato notificato per responsabilità personali e se esitano prove che lo incastrino direttamente, se fosse così la storia prenderebbe tutt’altra piega, ma al momento non pare che le cose siano così.
Susino non deve dimettersi per queste vicende, ma avrebbe dovuto farlo in passato per una politica troppo poco incisiva e per i numeri che non aveva più, poi la democrazia è stata mandata a quel paese grazie agli accordi trasversali fatti con chi ai cittadini aveva fatto credere di essere contro questo sindaco, gli stessi che oggi fanno l’ennesimo passo indietro e lo buttano via pensando che così possano riconquistare la fiducia degli elettori.
Carmelo Riccotti La Rocca
mario marino
Caro direttore, leggendo il suo articolo, vorrei che lei fosse più chiaro su chi “voglia prendere la palla al balzo per riconquistare la verginità politica persa da troppo tempo”. Quelli che lei chiama gli amici della prima ora, se si riferisce ai partiti e ai movimenti, ex maggioranza, compreso il mio, UDC, le posso affermare che non stanno scaricando il Sindaco Susino in questa fase, per l’avviso di garanzia ricevuto dallo stesso, ma lo hanno fatto già parecchio tempo fa, per una politica poco incisiva e per una mancanza assoluta di programmazione e di risoluzione dei problemi della città. In particolare, per quanto riguarda l’aspetto finanziario dell’Ente, nel mese di dicembre 2013, in occasione della preparazione e condivisione del Bilancio di previsione 2013, si è verificato il famosissimo “RIBALTONE” che ha visto gli ex Consiglieri di opposizione, per il bene della città, a loro dire, nonostante la sfiducia data nei confronti dell’attuale Sindaco, durante una seduta di consiglio comunale, salire sul carro dello stesso Sindaco poco tempo prima sfiduciato. Quest’ultimo, pur di rimanere alla guida dello stesso carro, li ha fatti salire senza il minimo scrupolo. Il risultato è sotto gli occhi di tutti, come da noi affermato in moltissime occasioni e in tempi non sospetti, dentro e fuori dal Consiglio, quel bilancio di previsione, oltre al successivo rendiconto, erano entrambi un BLUFF. Gli stessi, a nostro avviso, non rispecchiavano per niente le indicazioni e le prescrizioni volute sia dal Ministero degli Interni e sia della Corte dei Conti, da noi già inserite nei due Piani di Riequilibrio, precedenti ai bilanci succitati, già predisposti ed approvati prima del “RIBALTONE”. Per quanto riguarda invece l’avviso di garanzia ricevuto dal Sindaco Susino, premesso, che confidiamo sull’operato degli inquirenti e delle forze dell’ordine, siamo sicurissimi che proprio per il bene della Città, il nostro Sindaco, dovrebbe operare la scelta più giusta per mettere al riparo la nostra collettività. Questo è quello che noi speriamo e addirittura pretendiamo dalla massima figura Istituzionale della Città. Questa a mio avviso è la pura e semplice verità e pertanto non abbiamo alcun bisogno di cercare alcuna verginità politica, perchè siamo sicuri e ben consapevoli che tutto quello che abbiamo fatto e sostenuto è ben documentato ed è sotto gli occhi di tutti. IL CAPOGRUPPO UDC Mario Marino
Carmelo Riccotti La Rocca
Egregio Consigliere Marino,
dal momento in cui mi chiama in causa, giustamente, in seguito al mio editoriale pubblicato su Novetv.com e mi chiede chiarezza su una frase riportata nell’articolo che così recita: “ma qui sembra che qualcuno voglia prendere la palla al balzo per riconquistare una verginità politica persa da troppo tempo”, sono qui a risponderle, bel lungi dall’entrare in polemica con lei, in fin dei conti il mio ruolo è quello di fare informazione e ogni tanto, da direttore di testata, mi permetto il “lusso” di pubblicare degli editoriali esprimendo la mia personalissima opinione. Adesso vengo chiamato ad essere chiaro su una frase scritta, ebbene, i giri di parole non sono mai stati il mio forte, quindi vengo al dunque e chiarisco il senso delle mie asserzioni. Quando le ho scritte pensavo all’Udc? La risposta è si, o meglio, pensavo anche all’Udc. Ma mi creda, qui non si vuole attaccare un partito piuttosto che un altro, un consigliere o un amministratore, qui si vuole solo sostenere che esiste un problema di sostanza, un deficit politico che parte da lontano. Adesso sono io a porle una domanda: i problemi tra l’Udc e il Sindaco sono nati in seguito a divergenze sul programma o in seguito a disaccordi su nomine assessoriali? Lo stesso vale per gli altri partiti che prima dicevano peste e corna del sindaco e poi si sono schierati dalla sua parte, basta andare un po’ indietro nel tempo per trovare titoli stampa che danno poco spazio all’immaginazione. Qua il problema sta alla base, non si costruisce più un progetto politico su un programma sottoscritto e condiviso, ma su accordi di diversa natura. È questo il problema. Ciò mette un sindaco nelle condizioni di governare prima con una coalizione pseudo di centro-destra e poi di centro-sinistra come se nulla fosse, ma i risultati sono sotto gli occhi di tutti. Gli elettori si trovano naturalmente spiazzati quando vedono un proprio candidato, schierato contro un altro alle elezioni, andare a braccetto con quest’ultimo dopo. Il suo partito è protagonista ormai da anni, con una maggioranza bulgara ai tempi di Venticinque e poi con Susino anche se, nell’ultima legislatura, ha perso poi qualche pezzo. Mi chiedo e le chiedo: perchè queste due coalizioni prima citate sono implose? Ripeto, non gliene sto facendo una colpa ne a lei, ne al suo partito, ma una analisi in questo senso andrebbe fatta.
Questo è quanto, spero di essere stato esaustivo nella risposta. Augurandole buon lavoro le porgo i miei più cordiali saluti.
mario marino
Egregio direttore, prima di ogni cosa, le voglio precisare che nella prima risposta datale qualche giorno fa, non c’è alcuna polemica personale, ma quella risposta, ritengo essere da me dovuta, solo ed esclusivamente per fare chiarezza su un lato molto importante per il mio partito (UDC). Voglio subito rispondere alla sua domanda “I problemi tra l’UDC e il Sindaco sono nati in seguito a divergenze sul programma o in seguito a disaccordi su nomine assessoriali?”. I problemi tra il mio partito e il Sindaco, sono nati per divergenze dovute alla mancanza di programmazione e di risoluzione dei problemi della Città e soprattutto per l’incapacità dello stesso a tenere la sua maggioranza. Queste cose sono contenute nelle dichiarazioni allegate nelle varie delibere di consiglio e in alcuni articoli consegnati ai mezzi di stampa. In particolare, il nostro disaccordo è nato quasi subito, dopo qualche mese e si è concretizzato prima con la fuoriuscita di n. 2 Consiglieri (Ficili e Vindigni)dal nostro partito, andati all’opposizione e successivamente con le dimissioni del consigliere Fiorilla, prima, e con l’ulteriore fuoriuscita dei 2 Consiglieri ex maggioranza della MPA (Verdirame e Pellegrino). Sulle nomine assessoriali, le posso assicurare che il Sindaco, nel mese di novembre 2013, dopo aver azzerato la giunta, aveva promesso che avrebbe trovato altri gruppi e/o Consiglieri per allargare la maggioranza ormai andata in briciole. Nello stesso periodo, ha fissato personalmente ai gruppi di maggioranza le regole da rispettare per la nomina dei nuovi Assessori.
1) Non doveva essere un segretario di partito; 2) Non doveva essere un Consigliere Comunale; 3) Non doveva essere assessore uscente. Quello che si è verificato nel mese di dicembre/gennaio è il seguente: a) Non si è allargata la maggioranza esistente, ma si è effettuato il “RIBALTONE”, noi UDC, a differenza degli altri gruppi e movimenti (ex maggioranza ora messa in disparte), siamo stati rispettati, infatti, eravamo ben accetti in questo nuovo calderone, con la possibilità di mantenere il nostro Assessore/Vice Sindaco. Abbiamo da subito appreso anche i nominativi dei nuovi Assessori, fra i quali, con molto stupore, anche quello del precedente Assessore Basilico. (Coerenza 0) A questo punto, con molta franchezza ed orgoglio, le voglio dire che noi UDC, ci siamo riuniti e abbiamo deciso di non far parte della nuova maggioranza “responsabile” e di non voler dare il nostro nominativo per l’Assessore/Vice Sindaco. Lo abbiamo fatto per due cose molto importanti: 1) Perchè non potevamo lasciare gli altri gruppi o movimenti che avevano contribuito all’elezione del sindaco Susino da soli all’opposizione; 2) Perchè l’Assessore Basilico, oltre ad essere stato azzerato come quelli precedenti, andava contro le regole imposte volutamente dallo stesso Sindaco. Questa è l’unica verità e sfido chiunque a dire il contrario. Per quanto riguarda le precedenti Amministrazioni o Sindaci, non essendo stato in alcun modo presente a quegli eventi, preferisco non pronunziarmi. In ultimo le voglio precisare che sia io e sia il mio partito, abbiamo cercato di essere sempre propositivi e collaborativi con questo Sindaco per la ricerca e per la risoluzione dei problemi della nostra collettività anche stando all’opposizione. Grazie per l’opportunità. IL CAPOGRUPPO UDC Mario Marino