Quarant’anni fa, la Mafia uccise il Generale dell’Arma dei Carabinieri Carlo Alberto Dalla Chiesa, la moglie, Emanuela Setti Carraro, e l’Agente di scorta, Domenico Russo.

“Non possiamo e non dobbiamo dimenticare la memoria di un uomo dagli indiscutibili valori di giustizia e libertà, che ha sacrificato la propria vita per difendere lo Stato”. Lo dice il sindaco di Scicli, Mario Marino.

“Il Generale Dalla Chiesa, fedele e morigerato aderente all’Arma, è un simbolo della lotta al terrorismo ed alla Mafia. Uomo di Stato, fedele servitore delle Istituzioni, ha speso la sua esistenza per difendere i cittadini. Con il suo Servizio, ha conseguito alti meriti nella lotta al banditismo, al terrorismo ed alla mafia.

Come Amministratori, è nostro preciso dovere continuare a ricordare i suoi valori e trasmetterli alle nuove generazioni. Per questo, in presenza di una mozione di indirizzo, di cui io stesso ne ero firmatario, e di una delibera di Giunta risalenti al 2018, la nostra Amministrazione procederà con l’intitolazione del Lungomare di Cava d’Aliga, nello specifico l’area pedonale limitrofa a Via Frine, al Generale Carlo Alberto Dalla Chiesa, l’area giardinata e la bambinopoli limitrofe a Via Campania all’Agente di scorta Domenico Russo ed il piazzale adibito a parcheggio alla moglie del Generale, Emanuela Setti Carraro. Il sacrificio e lo spirito di servizio del Generale – conclude il Sindaco – saranno sempre un esempio per le giovani generazioni e non solo.”