Ieri a Scicli, in c.da Guarnieri, nelle campagne di Sampieri, un nuovo tentativo di sfratto per il 77enne Giorgio Occhipinti. La  vicenda va avanti da anni, in diversi articoli ce ne siamo occupati raccontandovi la strana vicenda.

Occhipinti anche ieri non ha ceduto la sua proprietà aggiudicata all’asta dall’azienda Trippatore Srl per 495mila euro.

Numerosi i tentativi di esecuzione per un procedimento avviato nel 2017, anche l’esecuzione di ieri, alla fine, è stata rinviata.

L’ufficiale Giudiziario ha rimesso gli atti al Giudice, impossibile varcare infatti il cancello grazie anche ad un numeroso gruppo di familiari e amici che sostengono Occhipinti; poche le forze dell’ordine presenti.

La prossima esecuzione, salvo decisioni diverse da parte del Giudice, è prevista per il 20 gennaio 2022.

Quella del 77enne di Scicli è una situazione di certo anomala che lo vede costretto ad affrontare due procedure parallele: da una parte il Tribunale ha infatti omologato la pratica di sovraindebitamento attraverso l’accordo con i creditori, ma allo stesso tempo la procedura esecutiva è andata avanti ed il bene è stato venduto all’asta.  Da una parte quindi il vecchio proprietario paga le rate del piano, attraverso la legge definita “salvasuicidi”, dall’altra parte c’è l’acquirente che rivendica il diritto di entrare in possesso del bene. A questi si aggiunge poi un terzo elemento che è quello che poi aveva portato anche al sequestro della tenuta. All’inizio di questa storia, infatti, Giorgio Occhipinti denunciò un rappresentante della “Trippatore Srl”, la società che ha acquistato la tenuta per 495 mila euro, per estorsione e turbativa d’asta. In sostanza quello che poi sarebbe stato l’acquirente del bene avrebbe detto al 77enne che dietro il pagamento della somma di 15 mila euro, non avrebbe presentato l’offerta.

Fino ad oggi Occhipinti ha pagato circa 30 mila euro del piano di sovraindebitamento, soldi che provengono dalla produttività della sua tenuta. “Se me la tolgono-dice- come farò a pagare i debiti. Io chiedo che un giudice mi dica se devo continuare a pagare i creditori o devo cedere la terra. O l’una o l’altra. Nel caso sarò io stesso a consegnare la chiave ai nuovi acquirenti, ma in caso contrario farò in modo che nessuno si prenda ciò che è mio”.

Occhipinti, si dice vittima di una ingiustizia, e fa sapere che mai consentirà a nessuno di varcare quel cancello in ferro.