
Scicli – Riccardo Di Benedetto: un talento sciclitano alla Fiera Cavalli di Verona.
- 26 Ottobre 2018 - 11:00
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tratto da La Sicilia del 26 ottobre
Sono iniziate ieri, in occasione della 120esima edizione della Fieraavalli di Verona, le prove di “talenti e cavalli”, uno show che vede come protagonisti dei veri acrobati capaci di lavorare in simbiosi con i destrieri. Tra i finalisti quest’anno c’è anche il giovane sciclitano Riccardo Di Benedetto che domani si esibirà davanti ad una giuria di qualità e, soprattutto, in quella che per gli esperti del settore è considerata la vetrina più importante per quanto concerne il “mondo cavalli” nel suo insieme.
La premiazione avverrà domenica e il vincitore avrà la possibilità di esibirsi nel “Gala d’oro” del prossimo anno.
Riccardo Di Benetto ha 22 anni, ma i cavalli sono stati da sempre la sua grande passione. “Poter esibirmi a Fiera Cavalli – ci ha detto- per me è come un sogno che si realizza, un traguardo che mai avrei potuto immaginare di raggiungere”. Se Riccardo oggi è arrivato a tanto, lo deve alla sua grande tenacia e, come detto, alla sua passione che gli ha consentito pian piano di entrare in simbiosi con i suoi cavalli. Il giovane sciclitano Di Benedetto, si esibirà in uno spettacolo in libertà con “Encanto”, “Prezioso” e “Samuel”, tre cavalli salvati dal macello. “Dico sempre – spiega ancora Di Benedetto- che io gli ho ridato per certi versi la vita, ma loro mi stanno dando la gloria”. Se la medaglia, però, viene girata dall’altro lato, racconta sempre la stessa storia, ma all’inverso, perché Di Benetto ha trovato in quegli animali la propria ragione di vita. Riccardo ci ha raccontato che all’età di 13 anni si è trovato a dover lottare tra la vita e la morte, una brutta malattia lo ha portato a dover subire un delicatissimo intervento al cervello e la ripresa è stata tutt’altro che semplice. “Quella dei cavalli – racconta ancora- si può dire che è sempre stata una tradizione di famiglia, ma la situazione che ho dovuto affrontare a 13 anni ha in qualche modo cambiato il mio approccio con gli animali perché per un po’ di tempo sono stato per certi versi emarginato dalla società e allora la mia valvola di sfogo era rappresentata dalla natura e dai cavalli. È sicuramente in quella fase che è scattata la simbiosi, cioè che io e i cavalli siamo diventati un tutt’uno”. Il risultato raggiunto, ovviamente, è poi frutto di tantissimo impegno e lavoro, di prove continue.
L’esibizione che propone Riccardo Di Benedetto richiede una importante preparazione fisica, ma anche una altissima concentrazione: bisogna dominare ogni secondo dello spettacolo e ogni movimento dei cavalli, una piccola incertezza potrebbe rovinare tutto. “Per arrivare a questi risultati – dice ancora il 22enne sciclitano- mi alleno ormai da anni e quasi tutti i giorni sia con i cavalli che non. Uno spettacolo come quello che presenterò sabato a Verona comporta anche una preparazione fisica adeguata, ma anche mentale, un piccolo errore potrebbe compromettere anni di sacrifici e lavoro”.
A fare il tifo per Riccardo i suoi piccoli allievi del centro ippico aperto qualche anno fa dal giovane.