cani-randagiCome era stato più volte annunciato nelle riunioni pubbliche che si sono tenute da un certo tempo a Scicli, alcuni Soggetti Attivi della Società Civile della città, hanno posto in essere fattive collaborazioni, che sono state estese verso Soggetti di altri territori nella constatazione che le questioni da affrontare sono spesso molto simili.

Nel caso che si presenta, un gruppo di lavoro costituito da persone di comprovata eperienza sul tema della gestione del randagismo ha redatto dopo aLcune riunioni la Linea Guida in allegato, che illustra la struttura della filiera deputata all’intervento di recupero degli animali deceduti, alla cattura di quelli incidentati, randagi o vagabondi, socializzati (come nel famoso caso di Italo) o mordaci che siano.

Le fasi successive si occuperanno della prevenzione dell’abbandono, ovvero del rapporto fra l’animale e il proprietario, nonché della reintroduzione dell’animale nella società secondo criteri improntati alla sostenibilità economica e alla prevenzione dei nuovi abbandoni.

Il gravame della voce randagismo sull’economia delle Città è tutt’altro che secondario, così come l’esposizione di amministratori e dipendenti dell’ente pubblico ai rischi connessi all’inosservanza del codice penale.

Peraltro, in un comprensorio come quello del Val di Noto  occorre rendere sicure non solo le città, ma anche le campagne, per via di quell’ecoturismo che può costituire una fattore di successo.

Per queste ragioni, la Linea Guida che oggi viene inoltrata agli Amministratori straordinari di Scicli, verrà inviata agli Uffici preposti al contrasto del randagismo delle Città del Val di Noto per ulteriori approfondimenti e condivisioni.

Il documento è il risultato di incontri avvenuti dal mese di aprile da parte di un gruppo di lavoro costituito da:

Sergio Bramanti (titolare Canile Maia)

Gerardo Filippini e Resi Iurato (LAV Scicli)

Simone Puccia (esperto).

Significativo anche il contributo pervenuto  relazione di contributo inviata da Daria Decco (OIPA) sotto forma di una relazione scritta inviata al coordinatore.

Giampaolo Schillaci, già assessore all’Ecologia del Comune di Scicli, ha assunto il ruolo di promotore dell’iniziativa, redattore del documento fiale  e coordinatore dei lavori.