Che fine ha fatto la revoca del decreto che ha autorizzato la piattaforma per il trattamento di rifiuti pericolosi e non in contrada Cuturi? Dalla regione arrivano notizie che è stata avviata la procedura per la revoca, una procedura che dovrebbe concretizzarsi in 30 giorni, ma tra politici ed esponenti del comitato per la tutela della salute e dell’ambiente sembra prevalere un sentimento di preoccupazione e incertezza. L’occasione del confronto è stata data dall’incontro pubblico organizzato sabato scorso proprio dal comitato costituitosi i giorni successivi la notizia del decreto autorizzativo rilasciato dalla regione all’Acif per l’ampliamento della piattaforma con capacità annua di 200 mila tonnellate.

Presente all’incontro di Sabato una folta rappresentanza della deputazione iblea, tutti a rimarcare il fatto che la comunità di Scicli ha scelto un percorso diverso dagli investimenti sui rifiuti e sul petrolio (vedi interviste video).

Da registrare anche l’intervento, fuori dal coro del deputato  Orazio Ragusa che, come già aveva fatto in occasione della manifestazione di Maggio, ha puntato il dito sull’Amministrazione Susino colpevole, secondo il deputato, di aver dato un parere negativo di tipo urbanistico, ma non politico.  Durante l’assemblea pubblica di sabato scorso si è parlato anche della preoccupazione di possibili perforazioni pertrolifere anche in territorio di Scicli, una possibilità che preoccupa parecchio i cittadini e che andrebbe a snaturare la vocazione di Scicli che in questi ultimi anni ha molto puntato sul settore turistico.