Continuano le indagini e gli interrogatori per chiarire la vicenda “sexygate di Scicli”.
Secondo le ultime notizie trapelate, il numero delle donne coinvolte sarebbero tre. Diecimilaeuro per ogni donna, questa la cifra che l’imprenditore sciclitano G.P. di 62 anni,  doveva sborsare se  voleva che i filmati “piccanti” girati a sua insaputa non finissero nelle mani di sua moglie. Ancora da stabilire se le ragazze in questione facessero le escort di professione, ma una circostanza è già stata accertata dai finanzieri: la quarantacinquenne sarebbe stata al corrente d’essere ripresa mentre faceva sesso con l’imprenditore; pare inoltre che,  per ogni prestazione l’uomo pagasse  200 euro.

Rimangono  in carcere coloro che hanno architettato il tutto ovvero i fratelli Bruno e Massimo Arrabito, di 45 e 52 anni, e Francesco Statello, di 49 anni che voleva fare da paciere, ma anche lui, essendo a conoscenza di tutta la situazione, pretendeva dei soldi. Da qui è scattata la denuncia, l’imprenditore sciclitano ha deciso di raccontare tutto ai militarri .Ora per il losco terzetto, prende sempre più corpo l’accusa di favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione in concorso oltre all’accusa di cui già devono rispondere ovvero, estorsione aggravata e continuata in concorso.