La comunità di Scicli ha accolto con grande dolore la morte di Memmo Paolello,  il 43enne sciclitano, deceduto stamattina a causa di un incidente sul lavoro al mercato ortofrutticolo di contrada Spinello a Donnalucata.

Memmo era un ragazzo buono, rispettoso, educato. Sempre con il sorriso sulla bocca. La sua morte ha destato una grande tristezza in tutti.

Per questa ragione, l’amministrazione comunale di Scicli, esprimendo la propria vicinanza e cordoglio ai genitori e alla famiglia, ha proclamato il lutto cittadino per tutta la durata dei funerali.

Saranno esposte le bandiere a mezz’asta.

Il Comune invita tutti i cittadini, le istituzioni pubbliche, le Organizzazioni sociali, culturali ed i titolari di attività private di ogni genere a manifestare il proprio cordoglio nelle forme decise autonomamente, durante il corso delle esequie, la cui data deve ancora essere comunicata.

Tantissimi i messaggi postati dagli amici di Memmo sul suo profilo FB, mentre ancora ci si interroga come sia potuta accadere una tragedia simile: una fatalità, come abbiamo già scritto nell’articolo di stamattina.

La tragedia si è consumata alle 10:30, Memmo decide di mettere in moto il muletto per andare a prendere una pedana con sopra alcune casse di pomodoro. Un lavoro che viene svolto centinaia di volte nella struttura, ma da chi ha esperienza, così non era per lui che invece si occupava di lavoro di ufficio.  Sulla rampa che collega i box con la strada la vittima ha perso il controllo del mezzo, si sarà confuso, non avrà frenato, quello che successo in quei pochi secondi nessuno lo sa, la cosa certa è che una delle due forche del muletto ha urtato violentemente contro l’asfalto, lui è stato sbalzato e il muletto si è ribaltato colpendolo. Anche gli altri dipendenti dell’azienda non si spiegano come mai lui abbia deciso di azionare il mezzo, non lo aveva mai fatto prima.

Nell’attesa dei soccorsi è stata praticata la respirazione bocca a bocca e il massaggio cardiaco, ma Memmo non dava nessun segnale di ripresa: tre le ambulanze che si sono portate sul posto, purtroppo invano, per Memmo Paolello non c’era più nulla da fare.