enzo giannone consiglio comunale“Questo è un bel consiglio comunale, con tanti giovani, tante donne, ed esprime la voglia di ripartire della città. Scicli riparte, non è più il tempo delle analisi e delle riletture su ciò che è stato, con gli ultimi due anni in cui di fatto c’è stata la sospensione della democrazia. Come diceva Pietro Nenni, si ricomincia con le persone, nuove persone, sulle cui gambe cammineranno nuove idee”. Queste le parole del sindaco Giannone in occasione della prima seduta del Consiglio Comunale, martedì sera a Palazzo Spadaro.

Si è trattato del primo intervento davanti ai 16 consiglieri comunali del sindaco Giannone, che ha illustrato quanto fatto in questi primi giorni dalla neo-giunta comunale: “Sono segnali per il momento – ha detto -, … segnali dati in una città che ha registrato una crescita tumultuosa negli ultimi anni, ma la sua classe politico-dirigente non ha saputo fornire una adeguata guida a tale crescita. Sono certo che adesso ci siano nuove risorse umane, in questo consiglio comunale e in giunta, che possano adeguatamente sopperire a tale mancanza del passato. Al di la di maggioranza e opposizione. Anzi, a tal proposito, sottolineo che ci siamo confrontati, nell’ultima tornata, con una legge elettorale a mio avviso non democratica, così come tutte quelle che prevedano forme di premi di maggioranza spinti. Lo dico a maggior ragione avendo votato No al referendum costituzionale, proprio perché ritengo che le rappresentanze non possano non tener conto del consenso espresso attraverso il voto.

Ci sono tre temi urgenti che ci stanno a cuore – afferma Giannone -.

La questione finanziaria: la situazione del bilancio comunale è preoccupante. Come saprete, la Commissione Straordinaria ha approvato il bilancio di previsione 2016, ma non ha approvato il Conto Consuntivo 2015. La giunta, con i capisettore, sta lavorando con il massimo impegno per tentare di uscire fuori da questa grave situazione.

Poi c’è il tema della vivibilità della città, il decoro, il verde pubblico, gli impianti sportivi. In cinque giorni abbiamo sparso 200 sacchi di catrame per coprire le buche stradali e i nostri giardinieri stanno procedendo ad una scerbatura e pulizia straordinaria di tutte le aree verdi della città, partendo dalle bambinopoli. Si sta procedendo poi ad una serie di gare per la manutenzione delle strade e dell’acquedotto, nonché ad interventi per il recupero e sistemazione degli impianti sportivi. Stiamo insomma riportando la città ad una normale vivibilità.

Il terzo tema è la sanità. Il Manager dell’ASP Dott. Aricò, che ho avuto il piacere di incontrare al Municipio di Scicli qualche giorno fa – afferma ancora il sindaco -, ha fornito alcune indicazioni circa il futuro dell’ospedale “Busacca” e ha dato la propria disponibilità a partecipare al Consiglio per confrontarsi sul tema della sanità nel territorio. Di fatto l’ospedale “Busacca” non ha più un reparto per acuti; la Chirurgia è stata temporaneamente chiusa dopo una ispezione dei Nas, che hanno rilevato alcune irregolarità.

Il nostro ospedale, all’interno della strategia dell’azienda sanitaria è stato progressivamente destinato a servizi per post acuti. Ne prendo atto ma chiedo: la fase dell’emergenza-urgenza è però adeguatamente garantita? Scicli ha un pronto soccorso, un PTE o nulla di tutto questo? Perché non ha l’ambulanza medicalizzata? Ecco, bisogna avere il coraggio di dire che oggi ci troviamo di fronte a un obbrobrio amministrativo, con pesanti ricadute sul piano dell’assistenza sanitaria ai cittadini. Sull’ambulanza opera un infermiere che gestisce i codici gialli e rossi, ovvero i più gravi, mentre al cosiddetto pronto soccorso operano medici che gestiscono i codici bianchi e verdi. Di questa situazione ha responsabilità la politica, mi chiedo e vi chiedo?

Poi c’è un quarto tema, la legalità, che mi consento però di affermare è il più importante e presupposto fondamentale per tutti gli altri.  Il Comune di Scicli è stato sciolto per mafia. E’ stato un provvedimento che la città ha vissuto come ingiusto. Ma appartiene al passato. Resta però un insegnamento. Nella Pubblica Amministrazione, il principio di legalità è imprescindibile.  E’ per questo – continua Giannone – che ogni martedì pomeriggio, l’ho fatto oggi e lo farò ogni settimana, riunirò i capisettore del Comune e lo staff del sindaco per fare il punto della situazione e programmare le attività future. La prima cosa che ho detto è che, sulla base di una sorta di codice etico, nessuna ingerenza di interessi privati può e deve verificarsi nella gestione della cosa pubblica. I funzionari comunali devono avere il necessario distacco dagli interessi “particulari”, e questo principio deve valere anche per i consiglieri comunali, per la giunta e per il sindaco.

I consiglieri comunali eserciteranno la loro funzione politica e di rappresentanza attraverso i canali istituzionali previsti dalle leggi, senza alcuna ingerenza nella gestione tecnica che viene esercitata dagli uffici e quella amministrativa che viene gestita dalla giunta”.