Nei giorni scorsi sulla spiaggia di ponente di Donnalucata sono comparse le ruspe e sono state spianate le dune per tutto il sedime del nuovo stabilimento balneare.

Negli ultimi anni il lungomare della spiaggia di ponente è stato interessato dalla realizzazione di diverse attività legate alla ristorazione e all’intrattenimento.

“Nulla osta allo sviluppo turistico della zona” dichiara Alessia Gambuzza, presidente del Circolo Legambiente Scicli Kiafura – “ma nel rispetto dei vincoli presenti nella zona quali: la presenza della principale fonte di acqua dolce che serve buona parte della borgata di Donnalucata (il pozzo Dammusi), il Piano di assetto idrogeologico (PAI) che individua un’area di esondazione del torrente Currumeli, il Piano Paesaggistico, il carico sostenibile per la stazione di sollevamento della rete fognaria.  Insomma sono diversi e rilevanti gli elementi che rendono l’area soggetta a tutele e valutazioni di tipo geologico particolarmente attente.




Non ultimo, ricordiamo che, proprio sulla spiaggia di ponente, per la prima volta la scorsa estate, un esemplare di Caretta caretta aveva scelto quella spiaggia per nidificare.

Sulla spiaggia di ponente, caratterizzata da sempre come spiaggia libera, si riversa la maggior parte dei residenti e dei turisti estivi ma adesso lo spazio a disposizione si restringe, aumentando il carico sulla parte rimasta libera, compresa fra uno stabilimento esistente a ridosso del porticciolo e quello in costruzione.

I lavori da poco iniziati stanno provocando disappunto e allarme in tutti coloro che hanno a cuore l’ambiente e in particolare il delicato ecosistema della fascia costiera.

Poiché il Piano di Utilizzo del Demanio Marittimo (PUDM) è in capo all’amministrazione comunale – conclude Gambuzza -, chiediamo che questa si

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