luciano boscoNessuna responsabilità dei medici del Pronto Soccorso di Scicli sulla morte di Luciano Bosco, 35 anni, risalente al 14 febbraio scorso. Il Gip, Andrea Reale, ha, infatti, archiviato l’indagine nei confronti di C.S., ispicese, difeso dall’avvocato Fabio Borrometi, e N.G., modicana, patrocinata dall’avvocato Nino Frasca Caccia.

Bosco si era recato al Pronto Soccorso del “Busacca”, poiché accusava dolori al petto. Dopo le visite di rito e un tracciato ecocardiografico, fu dimesso perché non risultò nulla a suo carico. Dopo qualche ora, tuttavia, lo sciclitano si era risentito male e, quindi, era deceduto a causa di un aneurisma aortico.

Nel corso delle indagini preliminari è stata disposta una consulenza medico legale dal Pubblico ministero, all’esito della quale è stata avanzata richiesta di archiviazione. Avverso tale richiesta è stata fatta opposizione dai parenti del Bosco, patrocinati dall’avvocato Enrico Trantino, con conseguente udienza camerale, all’esito della quale, il Gip, ha disposto per l’archiviazione del procedimento. Il decesso di Luciano Bosco destò molta amarezza nella comunità sciclitana. “Dall’accertamento – ha sottolineato l’avvocato Borrometi – non è emerso alcun profilo di responsabilità a carico degli indagati. In particolare il mio assistito, in considerazione dei dati anamnestetici e dei disturbi riferiti dal paziente, nonché dei dati a sua disposizione, si è attenuto con diligenza e professionalità al proprio dovere di medico, avendo disposto tutti quegli accertamenti prudenziali che il caso concreto imponeva”.

I due professionisti erano stati accusati di omicidio colposo. I Ctu del Pubblico Ministero, Orazio Cascio e Fabio Scandurra, hanno rilevato l’assenza di profili colposi.

Della morte di Luciano Bosco ne avevamo parlato qui: Scicli – Eseguita l’autopsia sul corpo di Luciano Bosco. La salma è stata riconsegnata ai familiari per i funerali – Scicli – L’ultimo saluto a Luciano Bosco

 

 

Fonte news: RTM