“Ancora una volta elusa dall’amministrazione sciclitana la legge che obbliga i Comuni a spendere almeno il 2% delle rimesse regionali con procedure di democrazia partecipata. Appare sul sito comunale solo il 17 dicembre la relativa comunicazione, mentre la norma è chiarissima in merito: entro e non oltre il 30 giugno occorre dare il via alle procedure, per dare ai cittadini il tempo di organizzarsi e di partecipare in maniera concreta e fattiva alla vita e alle scelte della città. Dal sito comunale si scarica un elenco prestampato di progetti; mentre, con altrettanta chiarezza la norma afferma che i progetti debbono provenire dalla cittadinanza, dunque non dall’Amministrazione.” Ad affermare ciò è il Prof. Giampaolo Schillaci, portavoce del Gruppo Promotore 100 Passi Scicli.

Nella nota stampa del Gruppo, si legge ancora: “Non si rintracciano l’elenco dei progetti presentati dai cittadini e i monitoraggi delle realizzazioni, pur resi obbligatori dal legislatore regionale, soprattutto con la finanziaria del 2018, legge che ha accolto importanti emendamenti proposti dall’On.le Claudio Fava con lo scopo di rendere la Democrazia partecipata effettiva e non solo proclamata. Lo stesso legislatore, inoltre, indica gli interventi contabili da attuare in bilancio con riferimento ai progetti presentati dai cittadini. E poiché stiamo parlando di un bilancio di previsione 2020 che, nella migliore delle ipotesi, verrà approvato con a fine dicembre 2020, l’inammissibile ritardo che si riscontra a Scicli

Continua a leggere NoveTv

la nostra Lettura diventa Premium

Sostienici o Accedi per sbloccare il contenuto!


SOSTIENICI


Hai perso la password?