di Riccotti La Rocca Carmelo  

Se prendiamo in considerazione i numeri si può sicuramente dire che l’amministrazione di Scicli non è messa tanto bene. Susino si è proposto alla città come il perno di una coalizione molto eterogenea che andava da partiti storicamente di destra (moderata) per finire a liste civiche riconducibili all’area di sinistra e, sin dall’inizio, si era parlato di possibili problemi che sarebbero potuti nascere strada facendo. Le prime avvisaglie sono arrivate con l’autosospensione dall’Udc di uno dei consiglieri più votati in assoluto, Bartolo Ficili, il quale ha voluto prendere le distanze dal modo di operare dell’amministrazione indebolendo quello che da molti anni è stato il partito più votato a Scicli. Successivamente anche Vindigni ha dato le dimissioni dal partito prendendo dapprima le distanze dall’amministrazione, poi alcune fonti hanno parlato di un riavvicinamento, ma le ultime votazioni per i revisori hanno ancora evidenziato una presa di distanza dalla maggioranza. A proposito di revisori, pochi sanno che in occasione della votazione del  Presidente dei Revisori, tra la maggioranza ci sarebbe stato un traditore. In consiglio erano infatti presenti 6 consiglieri di maggioranza (pare che gli altri hanno disertato perchè indispettiti dal voto del giorno prima) e 7 consiglieri di opposizione, tutti compatti su Donatella Re, tranne uno che ha votato DePetro. La maggioranza doveva convergere compatta su Puglisi alla fine, però, quest’ultima ha preso 5 voti contro i 6 teorici che avrebbe dovuto ricevere. Se queste supposizioni sono fondate significa che un consigliere di maggioranza ha tradito, ma siccome il voto è segreto non è facile capire chi e perchè.

Ma ritorniamo alla geografia del Consiglio: Ieri Scimonello è stato messo alla porta dal suo Movimento, anche se lui sostiene di essersene andato via per prima (questi sono dettagli che chiariremo), questo atto indebolisce di fatto ancora la maggioranza che a questo punto potrebbe anche pur non essere maggioranza. Ammesso che Vindigni e Scimonello da ora in poi voteranno, come si usa dire, secondo coscienza, resta il fatto che l’amministrazione non potrà più disporre della fedeltà incondizionata dei due consiglieri. Facendo uno schema in questo momento il Consiglio è così composto:

 

Maggioranza:

 

Bramanti Udc
Marino Udc
Ciavorella Territorio
Puglisi Territorio
Rivillito Patto per Scicli
Voi Patto per Scicli
Miceli Liberi e Concreti
Verdirame Mpa
Fiorilla Mpa

 

Opposizione

 

Caruso Claudio Pd
Causarano Pd
Aquilino Pd
Giannone Pd
Caruso Andrea Pdl
Bartolo Venticinque Pdl
Ferro Scicli Bene Comune
Alfieri Scicli Bene Comune
Ficili Gruppo Misto

 

 

Incerti

Vindigni Gruppo misto
Scimonello Gruppo Misto

 

 

Da qui viene fuori un quadro che fa emergere come maggioranza e opposizione, guardando ai numeri certi, siano in perfetta parità con l’aggiunta che Vindigni e Scimonello sembrano direzionati verso l’opposizione. Questo è un grosso problema per l’amministrazione che può di certo contare sulla buona volontà, ma per governare servono i numeri.

Oltre a quello dei numeri il consiglio comunale ha altri problemi e anche grossi. In questo primo anno di legislatura i componenti dell’assise, soprattutto quelli di maggioranza, sono stati attaccati una marea di volte per inefficienza. Questo consiglio si è contraddistinto per i troppi rinvii, i pochi punti importanti trattati e dalle eccessive sedute in cui è venuto a mancare il numero legale. Si è passati dall’incredibile attesa per la convocazione della prima seduta alla necessità di organizzare un consiglio urgente per recuperare il tempo perduto fino all’incredibile rinvio per mancanza di serenità e la trattazione di soli 3 punti sui 24 all’ordine del giorno. Da più parti si grida vergogna, lo ha fatto più volte Marco Causarano e lo ha ribadito Guglielmo Ferro, siamo di fronte ad una situazione di stasi che, soprattutto in un periodo di grande crisi come quello che stiamo vivendo, non fa di certo bene al paese. In questa fase critica per le aziende, per le persone ecc, il Consiglio Comunale dovrebbe essere il primo tutore dei cittadini, lo strumento attraverso cui la gente può far sentire la propria voce, anche se si tratta del piccolo buco sulla strada, questo è il compito del consigliere. Invece troppo spesso ci si affossa sugli equilibri e sulle “poltrone”, tutte cose che in un periodo di grande emergenza non interessano ai cittadini.

 

Questa quindi la situazione politica a Scicli, l’auspicio è che il Sindaco riesca a trovare il bandolo della matassa e ricostruire quegli equilibri che sono venuti a mancare, il paese ha bisogno di un punto di riferimento certo alla sua guida, di contro si rischia di avere un Consiglio ancora più improduttivo che farà una gran fatica a sbrogliare i grossi temi come ad esempio quello relativo al bilancio.