Insulti, minacce, un assedio sotto casa inveendo e “promettendogli” di dargli due pugni, una foga che neppure i carabinieri sono riusciti, per lungo tempo, ad arginare. Una brutta serata quella vissuta dal giornalista Carmelo Ricotti La Rocca, chiuso nella sua casa di Scicli, con la compagna e il figlioletto, bersaglio dell’ira di un giovane contrariato per un suo articolo pubblicato su La Prima Tv in merito all’arresto dell’ex giudice del Cga Giuseppe Mineo. L’avere scritto che l’arrestato è sposato con la comandante dei vigili urbani di Scicli (la quale, è bene sottolinearlo, con l’inchiesta giudiziaria che coinvolge il marito non ha nulla a che vedere), e avere mostrato anche la foto, avrebbe fatto andare su tutte le furie il giovane, che della donna è il figlio.

“Un episodio – osserva l’Ordine dei giornalisti di Sicilia in una nota – che denuncia un clima pesante, di odio nei confronti della stampa, sempre più mal tollerata. Un clima che denunciamo da tempo. Al collega va la solidarietà dell’Odg per una vicenda che l’ha certamente turbato, ma che siamo certi non inciderà sul suo impegno per una informazione precisa e puntuale. Resta l’amarezza per la reazione di questo giovane, nata certamente da intenti protettivi nei confronti della madre, in un momento particolarmente delicato per la sua famiglia, che non giustificano però in alcun modo reazioni così abnormi e fuori luogo.

Prendiamo atto – conclude la nota dell’Odg Sicilia – del dispiacere per la vicenda espresso dalla comandante dei vigili e auspichiamo anche un suo intervento per scusarsi con il collega, chiudendo l’incidente in modo civile e senza ulteriori strascichi”.