A poche settimane dalle consultazioni elettorali per il rinnovo del Consiglio Comunale e della scelta del sindaco, si sono finalmente delineati – forse!!!! – i nominativi dei candidati e le alleanze per la competizione.

Ancora un volta è stata persa un’occasione per fare di quest’evento un momento di crescita culturale e di partecipazione democratica in grado di assicurare un minimo di rinnovamento della classe dirigente e di governo della città.

Per quanto ci riguarda, abbiamo tentato, sin dalle prime battute del confronto elettorale, di contribuire ad avviare un dialogo tra le forze in campo, attraverso percorsi comuni che favorissero quanto più possibile la partecipazione della città, proprio per dare vita ad una nuova stagione di cambiamento intorno ad alcuni aspetti programmatici che ritenevamo essenziali.

Per il raggiungimento di tale fondamentale obiettivo avevamo tentato di unire, intorno all’idea forte di un progetto unitario per il rilancio della città, pezzi significativi della società civile e saldarli a quei partiti che oggi si iscrivono a pieno titolo in Sicilia nell’area del riformismo democratico e progressista e proposto quale metodo e strumento di partecipazione quello delle primarie, ciò anche per recuperare un dialogo tra la società civile, rappresentata da associazioni e movimenti, e la politica: invece sono prevalse le vecchie logiche dei gruppi, tese a continuare a coltivare il proprio orticello.

Purtroppo le nostre proposte non hanno trovato interlocutori capaci di cogliere ciò che a nostro giudizio rappresenta un bisogno primario della città e cioè partecipazione, dialogo e confronto di idee in grado di coinvolgere le migliori energie della società e, in particolare, le giovani generazioni.

Ribadiamo ancora una volta che, rispetto alle idee guida fin qui espresse e dichiarate a più riprese pubblicamente, non intendiamo fare passi indietro o rinunciare ad esse, preferendo piuttosto proseguire in quei percorsi fatti esclusivamente di impegno civile e sociale che hanno caratterizzato la nostra azione sin dalla nascita del nostro movimento.

Ci pare opportuno quindi sottolineare che, proprio in virtù delle superiori considerazioni, non intendiamo partecipare come movimento a qualunque forma organica di collaborazione politica per la prossima consultazione elettorale.

Per il Comitato direttivo

Paolino Gambuzza, Tonino Speranza, Angelo Manenti, Enzo Gulino, Bartolomeo Fiorilla, Aldo Mormina