“Dalla recessione all’incremento della criminalità il passo è breve. La crisi economica sembra avere generato non solo enormi difficoltà nel fare impresa e causa della profonda instabilità dei mercati ed al calo della domanda, ma anche un inasprimento delle condizioni di disagio sociale e, con essa, di incremento dell’insicurezza del territorio”. A dire ciò è il consigliere comunale sciclitano di Territorio, Giuseppe Puglisi. 

Occorre precisare che non si è nella fase di “allarme sociale” e di “ grave degrado del territorio”, ma è molto diffusa, nella classe imprenditoriale, la sensazione che la criminalità, in questo momento, venga fortemente alimentata dal persistente ciclo economico negativo – dice Puglisi -; disillusione, rabbia, sensazione di insicurezza del territorio in cui le imprese sono localizzate, sono i sentimenti prevalenti da parte di chi esercita un’attività commerciale. Aumenta il numero dei reati, la quasi totalità delle imprese, con sempre maggiore frequenza segnala truffe, furti, rapine e immissione nel mercato di prodotti contraffatti. Molti imprenditori dichiarano, inoltre, di essere a conoscenza di casi di usura e di estorsione ai danni di altri imprenditori, aumenta, infatti, il ricorso a canali di credito non ufficiali, visto che le banche hanno chiuso il credito alle imprese.

Cosa fare?

Dagli imprenditori – continua il consigliere Puglisi –  emerge una richiesta forte di maggiore presidio del territorio da parte delle Istituzioni. A parte la richiesta di pene certe e di una giustizia più veloce, più della metà degli imprenditori considera prioritaria una maggiore collaborazione tra le stesse imprese e le Istituzioni per affrontare i problemi della sicurezza oltre che la possibilità di collaborare con gli enti locali per attivare progetti di riqualificazione urbana che rendano più vivibile la città, ridiano spazio al commercio, consentendo una migliore vivibilità degli spazi pubblici”.