
Scicli – Il confronto per il “Busacca”. Tutti scettici e pessimisti, negli anni solo promesse
- 9 Giugno 2017 - 9:09
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Poca gente ieri sera all’interno del cortile dell’ Opera Pia Carpentieri durante il confronto pubblico organizzato da Scicli Bene Comune, Start Scicli, Cittadini per Scicli e Città Aperta, sul presente e sul futuro dell’Ospedale “Busacca” di Scicli.
Dopo che l’argomento è stato trattato più volte in Consiglio comunale si è organizzato questo confronto pubblico alla presenza di:
– On. Pippo di Giacomo in qualità di presidente della Commissione sanità all’Assemblea Regionale Siciliana, che ha presieduto all’approvazione del nuovo Piano sanitario regionale;
– Maurizio Aricò, Direttore dell’ASP n. 7 di Ragusa, che tale Piano deve applicare
– Enzo Giannone, sindaco di Scicli.
Dopo gli interventi dei su citati, la parola è passata ai presenti. Ma ormai erano pochi i cittadini rimasti all’incontro.
In tarda serata l’intervento di Claudio Trovato, Segretario territoriale Nursind Ragusa che ha detto: “sono molto scettico e pessimista, le vane promesse politiche degli ultimi anni non hanno sortito nessun effetto al miglioramento dei servizi sanitari, anzi si registra una peggioramento nell’ elargizione dell’ assistenza, piani di rimodulazione ospedaliera che a Scicli non sono stati mantenuti ed applicati. La politica deve farsi un mea culpa dello stato in cui oggi versa il Busacca”. Questo in sintesi quanto espresso pubblicamente.
Aricò ha detto che il padiglione N è pronto, i lavori sono stati terminati e i locali consegnati all’ASP, che ora li dovrà quindi utilizzare.
Il Sindaco Giannone e il presidente del Consiglio Comunale Demaio sono stati chiari: “Ognuno si deve assumere le proprie responsabilità. Se così non sarà, i responsabili ne risponderanno davanti ai cittadini sciclitani. Demaio come Claudio Trovato ha manifestato perplessità: “Tante le promesse fatte e mai mantenute in questi anni – ha detto il presidente del consiglio Demaio -, ora la città vuole i fatti”.
Digiacomo ha detto che a Scicli sarà dato quanto previsto nel piano di riordino della rete ospedaliera siciliana. “Purtroppo – ha detto – va considerato che il nostro mandato è a scadenza, quindi non possiamo garantire il lavoro di chi verrà dopo di noi. Gli sciclitani si muoveranno poi da persone intelligenti, come hanno sempre dimostrato di essere”.