Credo che la pratica del manifesto selvaggio sia di per sé un pessimo biglietto di presentazione per il candidato, e non tanto perché nella comunità vi sia una diffusa cultura di senso estetico o di senso di legalità, magari! Il fatto di cui tanti candidati spesso non si rendono conto è che i faccioni appesi ai muri, oramai, con il diffuso sentimento anti politico che circola, non solo non catturano un voto, ma probabilmente contribuiscono ad alimentare il clima avversione che, con questa pratica, si catalizza sui faccioni più ricorrenti.

L’inefficacia di tale pratica credo poi raggiunga il massimo livello presso le fasce più colte o presso l’elettorato di opinione. Anche per questo motivo non ho mai invocato le sanzioni contro i contravventori alle regole di affissione politica: è vero la legge si dovrebbe far rispettare, ma se si considera la sanzione che gli imbrattatori si auto infliggono sotto la forma dell’ulteriore impopolarità raccattata attraverso questa pratica, non dispiace certo vedere gli autori delle scorrettezze prodursi in proprio la nemesi che riparerà ai loro torti.

Però c’è un aspetto che spesso non si considera: i manifesti abusivi sono anche una causa di danno patrimoniale nei riguardi di quegli operatori, in regola con i tributi di affissione, che hanno investito il loro denaro in manifesti e fiscalità per le loro promozioni e si vedono tutto annullato in un colpo solo da questi teppisti. Al commerciante che si vede cancellare la propria campagna promozionale, soldi strappati a magri bilanci nella speranza di ravvivare gli affari, credo che delle mie considerazioni sulla efficacia elettorale, o meno, delle affissioni selvagge, non possa fregare di meno. Penso però che deve fargli una particolare rabbia vedere che personaggi che si atteggiano a paladini del popolo e del pubblico interesse non ci pensino manco mezza volta a mettersi sotto i piedi i più normali diritti dei cittadini comuni. Penso che, anche a loro, tutto questo debba far provare indignazione per una arroganza sordida e menefreghista che mal si concilia con chi si voglia cimentare con le cure della cosa pubblica.

Invito pertanto, qualora ve ne fosse bisogno, il Signor Sindaco e tutte le competenti autorità, in nome dei legittimi interessi degli operatori economici, oltre che della legalità in generale, a farsi parte attiva e preventiva nel combattere questo squallido fenomeno. Esorto i candidati tutti, soprattutto coloro che si sono già “distinti”, ad astenersi da una pratica incivile che non solo è inutile, fors’anche dannosa ai loro fini, ma soprattutto è in totale rotta di collisione col senso di legalità che dovrebbe…dovrebbe (!!!) costituire l’assunto di base di ogni aspirante legislatore! Candidati, anche solo per non dare l’impressione di avere un sacco di soldi da buttare, che di questi tempi è un tasto particolarmente sensibile, astenetevi: farete un figurone!

Guglielmo Ferro Consigliere comunale di Scicli Bene Comune