0c78ad6f-e8ec-4f6c-8d29-5367dfe06b99 (1)Prende il via la nuova stagione estiva, ma le iniziative portate avanti dai “Volontari Cava d’Aliga…per un mare d’amare” subiscono una battuta d’arresto.

«Di problemi ce n’è tanti. Bisognerebbe inventar qualcosa. E le pensioni, il lavoro, l’istruzione, la corruzione, l’immigrazione, l’inquinamento… solo per citarne alcuni. Non possiamo risolverli tutti noi, è vero, e allora che si fa?»

Si comincia dalla base, dalle piccole cose, da ciò che ogni cittadino può fare per il territorio in cui vive. Educare i più giovani a concepire una realtà pulita ed eco-friendly, dimostrando che è un loro diritto, ma anche un dovere verso sé stessi e le generazioni future.

«Dovremmo creare un gruppo di volontari che ripulisca la spiaggia dalla spazzatura. Dobbiamo riverniciare le panchine e piantare dei fiori per abbellire il lungomare. Mettere a disposizione un salvadanaio in cui le persone passano lasciare qualche soldino per aiutarci ad alleggerire economicamente i costi. Un gesto simbolico che permetta a chi lo volesse di continuare con l’ attività di volontariato anche attraverso l’acquisto di guanti e sacchetti per la raccolta dei rifiuti in spiaggia, oppure, l’acquisto di ecoastucci smoke tascabili da regalare ai bagnanti e di un cestino rappresentativo che oltre a contenere l’immondizia faccia capire che i cittadini di Cava d’Aliga ci sono».

Queste, le idee che sono venute in mente ad un gruppo di persone che, grazie all’ausilio dei social network e al tradizionale passaparola, ha fatto fronte comune per ridare a Cava d’Aliga la dignità che merita. Essa, un tempo, motivo d’orgoglio per i suoi abitanti che la ricordano località marittima privilegiata per il gioco dei tamburelli, insieme alla vivace disputa sulla paternità legata alla nascita di questo sport da spiaggia, e luogo incantevole citato dal grande scrittore siciliano Gesualdo Bufalino all’interno della sua opera “Argo il cieco”. Da qualche anno, però, ricollegata a fenomeni di degrado. Sia per quanto riguarda la situazione del Lungomare Frine in parte crollato, sia per le strade piene di ‘fossi’ e ‘fontanelle spontanee’ che di tanto in tanto si fanno largo tra l’asfalto delle strade cavadalgesi, di fatto rendendole molto scivolose; senza dimenticare anche l’ultima novità riguardante alcune zone della borgata lasciate completamente al buio. Il Comune, rassicura: ci stiamo lavorando! Ed in effetti qualche pallido raggio di interesse da parte dell’amministrazione è stato notato. Le docce in spiaggia sono state sistemate.

Ad ogni modo, nonostante le difficoltà, tutte le idee sopracitate sono state messe in atto dai volontari e, oltre alla pulizia periodica di spiaggia e scogli, l’inserimento delle piante da fiori e i sedili riverniciati di bianco e azzurro, lo scorso 8 Maggio  una ragazza facente parte del gruppo fecebookiano dei “Volontari Cava d’Aliga… per un mare d’amare” ha portato, in un bar di Via Frine, un salvadanaio con la scritta “Dona un euro e sostieni anche tu le iniziative della tua spiaggia”. La presenza di questo portamonete è durata circa un mese e mezzo, poi mercoledì 15 Giugno è sparito. Scomparso con le stesse dinamiche di un altro che era stato messo a disposizione per la raccolta di offerte in aiuto ad un bambino affetto da disabilità. Avvezzi a questa condotta, dunque, Cava d’Aliga non può non indignarsi.

Due camerieri. Mercoledì  non c’era confusione. L’unica cosa è che sospettiamo di una ragazza perché c’era caldo e quindi supponiamo che ci volesse una borsa. – ha dichiarato uno dei dipendenti del bar – Anche perché in molti entrano in costume da bagno. C’è l’intenzione. Il capo vuole trovare una soluzione e comprare delle telecamere a circuito chiuso ”.

A questo punto non  ci resta che aspettare e sperare che il furto non si ripeta, proprio perché i volontari vogliono mettere un nuovo salvadanaio che possa accogliere le offerte dei residenti e delle persone di passaggio a cui sta a cuore questa borgata.  Continuare con l’azione di pulizia e decoro che già due anni portano avanti è la loro missione.

 

Francesca Assenza