Sono stati alcuni giovani studenti, simbolo delle future generazioni di un mondo che ci si augura senza conflitti, ad aprire ieri sera la “conference-show” dedicata al prof. Bruno Ficili, pluricandidato al Nobel per la pace.

Nel foyer del teatro Italia di Scicli, dove si è svolta la manifestazione, gli studenti della III C del secondo circolo didattico Cataudella assieme ai bambini della scuola di danza Olimpo Latino, hanno creato un’installazione artistica con l’icona dell’evento,  “Oltre l’albero”, il dipinto donato da Giovanni Firrincieli. Poco dopo, spazio allo spettacolo e alla musica con l’esibizione della Stickers Band e del Piccolo Coro dell’Accademia della Musica di Scicli.

“La pace non necessita di frastuono, all’inizio l’idea di pace ha bisogno solo di silenzio che pian piano diventi musica, anche musica rock”. Questa la frase iniziale recitata dall’attore Carlo Cartier, parte attiva del progetto ideato da Roberto Farruggio in collaborazione con la libreria Saltatempo di Ragusa e l’associazione culturale Vento di Modica. Ed eccola la musica rock che esalta quelle dirompenti azioni di pace che il prof. Ficili, in 30 anni di impegno civile, ha messo in campo cercando di attivare i canali della diplomazia in sostituzione delle guerre. Una pace che va condivisa da tutti e soprattutto dalle giovani generazioni invitate a dare la loro definizione attraverso una partecipazione on line sul sito di Acquario Giocattoli. Le varie definizioni saranno raccolte per diventare un nuovo libro che parli di pace.

Sul palco, dalla Palestina, è intervenuto anche Tarek Arafat, componente della Mezza Luna Rossa, un organismo simile alla nostra Croce Rossa Italiana. E’ stato lui a lanciare un nuovo messaggio di pace e cooperazione chiedendo lo stop dei conflitti tra Israele e Palestina. Sollecitato dalle domande di Farruggio, che ha curato anche i testi e le musiche della serata, il prof. Ficili ha ricordato alcune delle tappe fondamentali del suo impegno di “viaggiatore della pace” con i tanti interventi diplomatici operati per cercare di bloccare la guerra in Burundi tra Hutu e Tutsi. Ed ancora Sarajevo, i campi profughi, fino alla creazione della bandiera della pace, realizzata in centinaia di copie, che contiene i volti di bambini, che rappresentano tutti i continenti e sei colori fondamentali che sintetizzano i colori di tutte le bandiere del mondo e formano, diramandosi dai volti dei bambini, il simbolo della pace universale.

Un impegno che ha portato Ficili a guardare vari ambiti territoriali dove i conflitti sono presenti da decenni. Un’azione che ha visto la contestuale nascita dell’Associazione Internazionale per l’Educazione alla Pace, strumento operativo per coinvolgere soprattutto i giovani ma anche i referenti dei governi in conflitto per cercare di far aprire un dialogo. E’ stato ancora Cartier, accompagnato alla chitarra da Giovanni Cappello, a leggere alcuni brani tratti dai due saggi scritti da Ficili, “L’educazione alla pace” e “L’umanità al bivio” e sulla canzone “Oltre l’albero”, collaborato da MoniaBerti e Carmela Saturnino, ha recitato le citazioni di alcuni grandi autori e i messaggi di famosi pacifisti come Gandhi e madre Teresa di Calcutta. Poi l’esecuzione, a cura del “Peace Quintet” dell’inedito brano di Farruggio dal significativo titolo “Solo un attimo”, quell’attimo in cui si decide, in base alle circostanze, la pace dalla guerra, la vita dalla morte, quell’attimo in cui al prof. Ficili è venuta in mente l’idea di creare l’associazione per la pace e avviare un percorso lungo che dura ormai da decenni. Anche la messa in scena è stata molto spettacolare con un’illuminazione piena di fasci di luce che richiamavano i fuochi delle granate fino ad arrivare alle energiche note del pianoforte che simboleggiavano lo stop dei conflitti e la proclamazione della pace. Un attimo, un solo attimo, quello della proclamazione della pace, destinato però a segnare i destini futuri di migliaia di vite umane.

Tantissime le presenze artistiche che si sono alternate sul palco a suggellare un momento di condivisione su questi temi. Si sono esibiti i Gira vota e furria, Oriana Della Luna, Maria Cristina Parisi, Dario Adamo, Fabia Iurato, per concludere con i Mad Jam Quartet e il brano “Viaggiatore della pace” sempre scritto da Farruggio.

Le varie definizioni del termine pace diventeranno un digest che nei prossimi mesi sarà posto in vendita, sempre per beneficenza, presso le librerie Saltatempo di Ragusa, Mondadori di Modica, Liberty Book Shop di Ispica dove sarà esposto a turno anche il dipinto di Firrincieli.