Si è svolta ieri, martedi 21 novembre, “La Festa dell’albero” a Scicli. L’iniziativa è stata promossa dal Circolo Legambiente Kiafura di Scicli,  con la collaborazione del Comune e delle Scuole.




La manifestazione, nella storica giornata di sensibilizzazione verso  la cultura del verde e la tutela dell’ambiente, che ogni anno mobilita centinaia di scuole, cittadini e istituzioni.

“Grazie alla partecipazione dell’Istituto Comprensivo “Elio Vittorini”, in particolare di alcune classi di alunni dei plessi S. Nicola e di Donnalucata, guidate dai docenti, sono stati piantumati alcuni alberi di ulivo ed alberi di Callistemon, donati dai Vivai Cintoli di Scicli, in spazi predisposti dall’Amministrazione  Comunale presso Villa Penna e nelle aiuole di Piazza Morandi di Donnalucata” – afferma Alessia Gambuzza, presidente del Circolo Legambiente di Scicli.

All’invito di Legambiente per celebrare la festa dell’albero hanno risposto mille classi in tutta Italia con il coinvolgimento di oltre 25mila studenti e la piantumazione di migliaia di piante. Un gesto di gratitudine e di rispetto verso questi polmoni verdi che svolgono un ruolo fondamentale nella prevenzione del dissesto idrogeologico, nel mantenimento degli equilibri del pianeta e contribuiscono al benessere e alla qualità della vita.

“Quest’anno la festa dell’Albero è stata dedicata al tema degli incendi boschivi, anche per dare una risposta costruttiva e attiva a quanto accaduto l’estate scorsa in cui abbiamo visto andare in fumo decine di migliaia di ettari di boschi e foreste” – aggiunge la Gambuzza.

Nel 2017, secondo i dati elaborati da Legambiente (aggiornati al 30 ottobre scorso), sono andati in fumo, solo nel nostro Paese, ben 140.430 ettari di superfici boschive, pari al 293,0% del totale della superficie bruciata in tutto il 2016 (47.926 ettari). Le regioni italiane più colpite risultano essere la Sicilia con 42.872 ettari distrutti dal fuoco, e con uno stillicidio di roghi in quasi tutte le province, la Calabria con 35.241 ettari, la Campania 19.284, il Lazio 13.284, la Sardegna 7.255, la Puglia 4.650, l’Abruzzo 4.558, il Piemonte 4.212, la Liguria 2.425, la Basilicata 2.316, la Toscana 2.111, la Lombardia 681, le Marche 621, il Molise 388, l’Umbria 367 e l’Emilia Romagna 165 ettari.

Attraverso il motto “Il futuro non si brucia”, la giornata diventa un importante veicolo di partecipazione e sensibilizzazione per riflettere insieme alla cittadinanza sulle cause sempre connesse all’azione di piromani e da oggi anche alle ecomafie, sulla necessità di porre rimedio alla disorganizzazione degli apparati predisposti al contrasto e, infine, sulle sue devastanti conseguenze a livello ecologico e sociale.