Scicli – Giornata internazionale contro la violenza sulle donne: “Questo non è amore” e “Posto Occupato”, tra le iniziative. Siti culturali gratis per tutte le donne

24 Novembre 2018 - 14:02
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Il 25 novembre si celebra la giornata internazionale contro la violenza sulle donne. La Polizia di Stato scende in campo per sostenere le donne vittime di violenza con la campagna permanente “Questo non è amore”.

A bordo del camper i poliziotti dell’Ufficio Anticrimine, Squadra Mobile, Ufficio Sanitario della Questura e i Commissariati di Modica, Comiso e Vittoria da ieri, stanno girando scuole e piazze.

Ieri mattina i poliziotti del Commissariato di Modica, con il Dirigente, Vice Questore Nicodemo LIOTTI, sono stati a Scicli a parlare con gli studenti dell’Istituto superiore “Quintino Cataudella”. E sempre a Scicli, ieri pomeriggio dalle ore 18, per fare informazione, con il camper posizionato su Piazza Municipio, un’altra iniziativa di particolare rilievo presso il Palazzo Comunale della città.

Per l’occasione la stanza di Montalbano, all’interno del Palazzo Municipale, il Commissariato di Vigata, nella fiction tv “Il Commissario Montalbano”, è rimasto aperto al pubblico con ingresso gratuito per le donne.

“Questo non è amore”, l’iniziativa della Polizia di Stato, continuerà ancora durante la prossima settimana, con altri incontri in Istituti scolastici di Ragusa.

Ma altre iniziative sono previste in occasione della giornata contro la violenza sulle donne a Scicli domani, tutti i siti culturali comunali saranno ad ingresso gratuito per tutte le donne, dalle 10 alle 14 e dalle 15 alle 18,30.

E sempre domani alle 18,30 in Piazza Municipio, verrà dedicato un momento di ricordo alle vittime di violenza di genere; ed è per questo motivo che una luce rossa illumina San Matteo, luogo simbolo della città.

Inoltre sedie con un drappo rosso per ricordare le donne vittime di violenza, la cui sedia è rimasta vuota, sono state posizionate a teatro, al cinema, a scuola e, su proposta della Case delle Donne, nel cortile dell’ufficio servizi sociali, una sedia per segnare il posto occupato di una donna che non c’è più perché vittima di violenza. Proprio dove oggi hanno sede gli uffici dei Servizi Sociali del Comune, qualche anno fa, fu consumata una violenza contro una donna.