Scicli – Furto di ciclomotori a Jungi: un quartiere in stato di degrado
- 11 Ottobre 2024 - 7:41
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Il quartiere Jungi di Scicli è nuovamente teatro di un episodio di microcriminalità che sta alimentando preoccupazione tra i residenti: il furto di ciclomotori. Periodicamente ne sparisce uno, e spesso in orare pre-serali.
Questo nuovo furto si inserisce in un contesto più ampio di degrado e abbandono che affligge la zona. Basta guardare lo sfacelo che regna attorno allo stadio Comunale Ciccio Scapellato, erbacce, spazzatura, deiezioni di cani, nelle vie adiacenti il Liceo e gli Istituti della Don Milani, marciapiedi occupati da rifiuti ingombranti, abbandonati li da mesi senza che nessuno intervenga.
Ma torniamo al furto del ciclomotore, un Liberty lasciato in sosta mercoledì scorso alle ore 19, in Via Gardenia: il giovane proprietario dopo circa un’ora torna sul posto per recuperarlo e ritornare a casa, ma purtroppo il motorino non c’era più. Sparito.
Il fatto è stato denunciato nella locale Caserma dei Carabinieri.
La mancanza di illuminazione adeguata, la presenza di aree poco sorvegliate e un generale senso di insicurezza contribuiscono a rendere Jungi un bersaglio facile per i malintenzionati.
Questo episodio, purtroppo, non è un caso isolato. Negli ultimi mesi si sono registrati diversi episodi di criminalità, segnalando un crescente disagio tra gli abitanti. La mancanza di manutenzione del verde pubblico, la presenza di rifiuti abbandonati e lo stato di degrado di alcune infrastrutture peggiorano ulteriormente la situazione, creando un ambiente favorevole alla delinquenza.
È fondamentale che le istituzioni locali intervengano con decisione per contrastare questo stato di abbandono. Sono necessarie azioni concrete per migliorare la sicurezza, come un incremento del pattugliamento delle forze dell’ordine, l’installazione di sistemi di videosorveglianza e un miglioramento dell’illuminazione pubblica. Parallelamente, è altrettanto importante investire nella riqualificazione urbana del quartiere, ripristinando le infrastrutture danneggiate, potenziando la pulizia delle strade e creando spazi pubblici più accoglienti e sicuri.
La comunità di Jungi ha un ruolo importante da svolgere, la creazione di reti di vicinato, il supporto alle iniziative di sicurezza partecipata e la segnalazione tempestiva di episodi sospetti possono contribuire in modo significativo a migliorare la situazione.
In conclusione, il furto del ciclomotore a Jungi è solo la punta dell’iceberg di una situazione di degrado più ampia che richiede un intervento immediato e coordinato tra istituzioni e cittadini. Solo attraverso un impegno congiunto sarà possibile restituire al quartiere la sicurezza e la vivibilità che merita.