di Viviana Sammito

franco susino 2E’ stato assolto Franco Susino, il sindaco dimissionario di Scicli accusato di concorso esterno in associazione mafiosa. E’ stata esclusa l’aggravante dell’ associazione di stampo mafioso ed è stata invece contestata l’associazione semplice. E’ stata data lettura del dispositivo intorno alle 14 di oggi.

E’ stato assolto e ora può dormire sonni tranquilli dopo due anni di incubo che lo hanno ricorso tra udienze e interrogatori durante i quali Franco Susino ha dovuto dare spiegazioni su presunte relazioni politico-mafiose con il clan Mormina. Franco è stato accusato di uno dei reati più gravi: concorso esterno in associazione mafiosa. Ormai nell’ultimo periodo sembrava che la spada di Damocle non fosse più pesante come il macigno che gli arrivò sulla testa due anni fa quando fu costretto a dare le dimissioni. Franco,  chirurgo in pensione, si stava godendo il sole nella sua amata Sampieri. In aula, al tribunale di Ragusa, il collegio dei giudici, presieduto da Vincenzo Saito, ha letto il lungo dispositivo. Esclusa l’aggravante dell’associazione di stampo mafioso e contestata quella semplice.  Per tale ragione le condanne sono state più lievi.

Il pubblico ministero della DDA, Valentina Sincero, a conclusione della requisitoria al tribunale di Ragusa mercoledì scorso, aveva chiesto 7 anni di reclusione per Franco Susino.  24 anni per Franco Mormina, considerato il capo dell’organizzazione  criminale. Il collegio lo ha condannato a 11 anni.  20 anni di reclusione erano stati chiesti dal pubblico ministero per Ignazio Mormina, Ugo Lutri, Giacomo Fidone. Dai 4 ai 6 anni per tutti altri imputati. Da uno a cinque anni di reclusioni sono stati inflitti agli altri imputati dal collegio. “Per ogni singolo reato e singole posizioni processuali ci sono state altre assoluzioni”, ha precisato il legale che rappresenta la parte civile, il comune di Scicli, Ignazio Galfo. L’avvocato ha chiesto 50mila euro di risarcimento danni e 100mila la ditta Busso.

Dalle indagini era emerso che il sodalizio criminale, avvalendosi della forza di intimidazione e della condizione di assoggettamento in cui versavano le vittime, aveva imposto il suo controllo, compromettendone anche la regolare attività, sull’azienda che aveva l’appalto per la raccolta e gestione dei rifiuti solidi urbani per il Comune di Scicli. Le indagini avevano, altresì, permesso di far luce su gravi e ripetuti episodi di minaccia e violenza, commessi avvalendosi del metodo mafioso.

Oggi Franco Susino può godersi meritatamente la sua pensione da uomo libero e sereno, lontano da ogni accusa infamante.