carabinieri scicli stalkingArresti domiciliari e braccialetto elettronico per il giovane 19enne sciclitano M. A., arrestato per stalking nei confronti dei genitori adottivi dai Carabinieri. Il giovane, difeso dall’avvocato Loredana Calabrese, è comparso davanti al Gip di Ragusa, Andrea Reale, che, dopo la convalida dell’arresto, non ha confermato la detenzione in carcere.

Nonostante la lunga serie di denunce per estorsione, minacce aggravate, danneggiamenti vari e violenza privata, l’ordinanza di applicazione della misura cautelare del divieto di avvicinamento ai luoghi di lavoro, di abitazione e di studio frequentati dai suoi genitori adottivi e dall’altro figlio naturale di questi ultimi, M. A. avrebbe continuato a vessare la coppia. Nel gennaio scorso il Mansueto era stato costretto a lasciare l’abitazione dove aveva vissuto fino ad allora e a trovarsi un’altra casa.

Neanche questa misura, però, si rilevava efficace a far desistere il giovane dai suoi propositi: incurante del provvedimento restrittivo emesso dall’A. G. aveva continuato infatti a presentarsi regolarmente presso l’abitazione dei genitori adottivi, chiedendo somme di denaro o pretendendo di pranzare nella loro abitazione e, ad ogni rifiuto, puntualmente scattavano le minacce di violenze, costringendo le povere vittime a sporgere ancora una volta una denuncia; i Carabinieri giunti sul posto hanno trovato il ragazzo nei pressi dell’abitazione della madre, urlando contro la stessa solo perché si era rifiutata di preparargli da mangiare.