Le regole per la scelta dei candidati deputati e senatori alle primarie del PD vanno in direzione contraria allo spirito di apertura alla società e rinnovamento dei gruppi dirigenti emerso con forza dalle primarie per la scelta del premier.

Si corre il rischio di una chiusura autoreferenziale e della riproposizione degli stessi uomini d’apparato.

A partire dalla provincia di Ragusa.

Aver delimitato agli iscritti del 2011 la possibilità di scegliere i candidati la dice lunga sulle intenzioni: conservazione e non rinnovamento.

Per quanto mi riguarda, non essendo un iscritto, ancorché esponente eletto in consiglio comunale a Scicli, non potrò quindi esercitare nessun diritto di scelta.

E come me tanti altri, centinaia di migliaia di uomini e donne che hanno votato alle primarie per Bersani o per Renzi.

A questo punto, medito seriamente, e con me a Scicli in molti, di prendere le distanze dal Partito democratico.

Enzo Giannone