enzo giannone presideSingolare intervento quello del consigliere comunale Enzo Giannone ieri sera in Consiglio a Scicli.

“Sono intervenuto – dice Giannone – per provare a chiarire i termini di una discussione che si è sviluppata, in maniera abnorme e strumentale, nelle ultime settimane in città e che riguarda una presunta incompatibilità di alcuni consiglieri comunali tra il loro ruolo di consiglieri comunali e quello professionale di Dirigenti della pubblica amministrazione – compreso il sottoscritto, in quanto preside.

Ritengo di aver chiarito la questione in maniera esaustiva dal punto di vista giuridico, con una serie di argomentazioni fondate su precise norme e note del MIUR – continua Giannone – . Dal punto di vista politico ho lamentato che un partito serio e strutturato, quale dovrebbe essere il Partito democratico, a Scicli sia intervenuto solo in data odierna e solo con il capogruppo consiliare, per assumere una posizione equilibrata, corretta e chiara…”.

Ma la  riflessione del consigliere Giannone che non è comunque iscritto al Partito democratico è andata oltre.

Sono stato eletto indipendente nella lista del PD tenendo sempre però presente che l’unico vincolo che il Consigliere ha è quello con i cittadini che lo hanno votato, con la sua  coscienza civica di uomo prestato per un qualche tempo della propria vita al servizio della comunità, appunto in seno al Consiglio comunale….

Nel mese di giugno, formulando una mia riflessione pubblica sulla nuova norma, dicevo che un suo uso strumentale avrebbe potuto far frullare nella mente di qualcuno il piano di far fuori dal consiglio comunale qualche consigliere o addirittura lo stesso Sindaco…

Ho improntato la mia presenza nell’aula del Consiglio comunale esattamente agli stessi valori e modelli che mi appartengono nella professione e – consentitemelo – nella vita di ogni giorno: onestà intellettuale, coerenza, lontananza da ogni logica di potere e di compromesso, vicinanza a tutte le forme di partecipazione dal basso, ricerca costante del bene comune, assoluta trasparenza.

Poiché viviamo in una piccola città, ritengo che ognuno di voi sappia cosa in questi anni ho fatto, insieme a tanti altri, nel mio ambito professionale e nel mondo dell’associazionismo e del volontariato, quanta dedizione e fatica sono state messe in campo per far crescere le nostre comunità scolastiche e i nostri giovani, e attraverso essi l’intera città…

Questa vicenda ha suscitato in me grande indignazione e amarezza – ha continuato Giannone nel suo discorso ieri sera – , e così di getto a preannunciare le mie dimissioni da consigliere. Una vicenda che è giunta peraltro in un momento in cui stavo già meditando da un po’ di tempo le mie dimissioni da consigliere – come avevo anche annunciato ad alcuni importanti esponenti del PD e ad altri consiglieri del centrosinistra – a seguito della crisi sempre più evidente dei gruppi dirigenti della città che di fatto ha portato ad una città non amministrata e degli avvenimenti degli ultimi tempi che hanno visto il Comune di Scicli oggetto di indagini da parte della magistratura. Tali eventi hanno provocato in me un senso di disagio e malessere che è, credo, lo stesso provocato in tantissimi cittadini.

Sarebbe stato opportuno  che chi guida oggi la città, cioè il Sindaco, avesse fornito ai cittadini precise rassicurazioni sullo stato del Comune e si fosse fatto garante della massima trasparenza amministrativa, ovviamente senza entrare nel merito delle indagini della magistratura, ma muovendosi sul terreno della partecipazione e del dibattito democratico, che è poi quello proprio della politica…

Se non che, è accaduto che, da quando ho pubblicamente manifestato il mio disagio e la volontà di abbandonare il Consiglio comunale, mi sono arrivate moltissimi messaggi di solidarietà, attestati di stima e inviti a non farlo. Francamente, non me li aspettavo. Se ne sono felice sul piano umano, perché segnali comunque di una società civile attenta e che formula un preciso giudizio morale, ne sono uscito oltremodo in difficoltà sul piano della scelta politica… Mi sono trovato in grande imbarazzo, tra la mozione della ragione che mi diceva di prendere atto che tra il mondo reale e il mondo tutto virtuale e falso di certa politica esiste una distanza sempre più incolmabile e rassegnare quindi le dimissioni, dedicandomi pienamente ad un lavoro che certamente produce per la comunità di Scicli molti frutti e risultati, e la mozione del cuore che invece mi diceva di ascoltare le ragioni degli altri, dei tanti che mi hanno chiesto di non lasciare, di non fare una scelta che certamente mi porterebbe serenità ma per la quale potrei, immediatamente fatta, sentirmi un traditore, uno che rinnega le attese e le speranze di tanti. 

Come sempre nella mia vita, ho trovato nella via morale la guida per la scelta da fare. La mia moralità mi ha dettato di continuare nel mio impegno politico in questo Consiglio, consapevole del momento di grande difficoltà in cui versa la nostra città e che in questi momenti è necessario che in una comunità ognuno assolva con coerenza al proprio ruolo. Chi mi conosce, sa bene che per me – come per altri nell’aula consiliare – l’impegno pubblico è un grande sacrificio, un mettere tra parentesi molti altre attività e interessi, a partire dalla propria famiglia, un continuo cercare tempo per studiare carte, affrontare problemi e tentare di offrire soluzioni. In fondo, e questo ho detto a tutti i consiglieri ma soprattutto ai cittadini, chi ce lo fa fare? Almeno per quanto mi riguarda, potrei utilizzare molto più proficuamente in altri campi le competenze che ho via via maturato nella mia lunga esperienza professionale, invece di metterle a disposizione dell’aula del Consiglio. E che se lo si fa, lo si fa davvero e unicamente per puro spirito di servizio, perché si vuole bene alla comunità in cui si vive, certamente non per altro, né per interessi materiali né per ambizioni politiche che – mi si consenta – sono ben poca cosa e certamente non possono essere equiparate alle grandi soddisfazioni e riconoscimenti raggiunti, invece, proprio grazie all’attività professionale svolta a Scicli e in altre città della Provincia di Ragusa….

Scicli ha oggi bisogno dell’unione di tutte le risorse umane, morali e politiche disponibili per porre un freno alla crisi amministrativa in cui versa, una crisi che stride fortemente con le grandi possibilità, anche sul piano dello sviluppo economico, che questa città ha. Così come ha bisogno che il Sindaco ma anche il Consiglio comunale mettano all’ordine del giorno con forza la discussione sulla questione morale e che ognuno, per la propria parte e il proprio ruolo, offra un contributo serio e propositivo in direzione della trasparenza e della correttezza nell’amministrazione del Comune.

Se mi sarà consentito dagli altri consiglieri del gruppo, continuerò a fare tutto questo da iscritto nel gruppo consiliare del Partito democratico, in caso contrario, aderirò al gruppo misto: non sono le casacche che possono segnare la coscienza politica di ognuno di noi. E la mia coscienza politica è stata, è e sarà sempre ispirata agli ideali del riformismo socialista e democratico europeo”.