Ricordo ancora quando, con estrema sofferenza, decisi di lasciare il passo a coloro che, ostacolandomi, abbandonandomi e disertando le promesse fatte ai nostri Concittadini, mi impedirono di proseguire un compito che avrei voluto ottemperare.

Da allora? Ho atteso insieme alla Città le risposte che forse io non avevo saputo dare. Ma gli altri non hanno fatto meglio. Anzi non vediamo né luce, né speranza di luce.

Oggi guardo, leggo e ascolto con sdegno che ancora una volta non viene detta la vera verità ai miei concittadini; osservo e pondero il malessere serpeggiare tra la Gente, mentre vedo e sento i pugnalatori di un tempo farsi avanti e fare ora i paladini.

Chi mi conosce sa che gli unici beni di cui dispongo sono la mia lealtà, la mia correttezza e la mia trasparenza. Posso affermare, senza timore di essere smentito, che negli oltre venti anni di attività politica e amministrativa, non ho mai pensato a un mio interesse personale.

Questo, ancora oggi, mi permette di tornare in piazza e di guardarci dritti negli occhi. Ci permette di ritornare a parlare tra noi, a discutere, a cercare soluzioni di umana civiltà e tornare a ragionare come una collettività pura e sincera.

Ritengo che la nuova aria che si respira possa dare vita ad un nuovo periodo, adatto a chi ha voglia di fare politica in maniera pulita. A chi ha intenzione di ricostruire una realtà più giusta sulle macerie lasciate da una classe dirigente malata e viziata. Con la certezza che parole come “solidarietà” ed “eguaglianza” non siano solo utilizzate in campagna elettorale ma diventino realmente i punti cardini di una nuova Società Civile.

Sento che la nostra amata Terra e la nostra Città hanno l’occasione reale di cambiare. Vedo la nostra Scicli più libera, più aperta, più accogliente, più giusta.




E vedo la nostra Città con fiducia nel futuro, con le proprie forze, con le sue Donne coraggiose, con la forza dei suoi Uomini e soprattutto con la speranza dei suoi Giovani, da tutelare dai criteri scellerati delle scelte politiche.

Vedo un territorio in cui chiunque arrivi, da qualunque parte del Mondo e sia qui per cooperare al bene della nostra Terra, sarà accolto con la solidarietà e la Civiltà che ci contraddistingue da millenni.

Per costruire una nuova Comunità occorre creare nuove condizioni per un lavoro vero, soddisfacente, serio.

Serve fare crescere il senso delle Istituzioni, annullare gli odiosi privilegi della classe politica, sopprimere il malaffare, gli sprechi, il clientelismo.

Oggi, sempre coerente con me stesso, mi propongo alla guida della nostra città di Scicli con “Fratelli d’Italia” di Giorgia Meloni e “Diventerà Bellissima” di Nello Musumeci nell’assoluta certezza che le mie convinzioni siano anche di questi gruppi che credono nell’impegno diretto e nel sacrificio per contribuire ad un cambiamento serio.

L’ho detto: sono e siamo aperti a tutte le volontà e presenze. L’ho già fatto da Sindaco e sono sempre disponibile a qualunque ora, con le porte degli uffici aperte a tutti, ma soprattutto come un concittadino, un vicino di casa, un conoscente.

Questa volta abbiamo davvero l’occasione di cambiare il corso della storia della nostra Città.

Alle prossime elezioni tutti saremo chiamati a fare una scelta di campo, non solo ideologica, ma civile.

Vi dico davvero sinceramente: rinnovare il consenso a chi ci ha portato al solito nulla, sarebbe tradire ed ingannare la nostra Città ancora una volta.

Dobbiamo intraprendere una strada alternativa e nuova, CHE C’È, che è chiara e limpida. È una strada forse piena di difficoltà, ma che potrà portare Scicli ad emergere ed avere un ruolo importante in questa nostra Sicilia. Una prospettiva e una realtà che tutti noi, finalmente, meritiamo.

GIOVANNI VENTICINQUE