riceviamo e pubblichiamo un articolo di Christian Catera

 

La situazione politica della nostra Città è un po’ paradossale: mai quanto a livello nazionale, ma sempre tale resta. Ancora una volta, prima di metà mandato, il Sindaco eletto a stragrande maggioranza non ha più la sua maggioranza, quella costruita in campagna elettorale. Cioè, buona parte delle liste che hanno portato alcuni dei voti al Sindaco, non sostengono più il loro Campione, per usare un termine cavalleresco tanto amato dagli anglosassoni (come on tourists!). Bisogna dirlo a gran voce: non si può più giudicare a simpatia e antipatia, come si fa dentro le cabine elettorali. Irresistibile l’assessore Fiorilla che –sul palco della Taranta- ha deliziato la folla intonando il tormentone dei comunisti cileni “El pueblo unido jamàs serà vencido”. Che poi, in altri tempi e modi, null’altro di diverso da quanto inneggiava Goffredo Mameli dedicando un canto agli italiani: “Noi fummo da secoli calpesti e derisi, perché non siam popolo, perché siam divisi”. Adesso, visto che Consiglio, Giunta e Comune vedono una spaccatura politica enorme, non è tanto il popolo, quanto la classe politica ad essere divisa. Noi popolo sciclitano guardiamo col naso all’insù (con un’occhio a San Matteo, dove dall’oggi al domani potrebbe sventolare la bandiera rossa… come ai vecchi tempi!) cercando di capire come può accadere che non ci sia –da anni- sindacatura serena, solida e certa di arrivare a fine mandato. Leggiamo i comunicati dei consiglieri, le notizie, con il dubbio che forse ci siamo convinti male. Se ci eravamo “fatti persuasi” che al Comune “non contavano i partiti,ma le persone”, oggi forse non contano nemmeno le persone, ma i loro atteggiamenti. Ecco quindi che –esattamente come a livello nazionale- finchè non c’è un Governo cittadino in grado di durare “anni 5” senza condizionale e sconti di pena, non ci sarà questione ambientale, infrastrutturale, turistica, economica e tributaria sistemata una volta per tutte. Come si suol dire in questi casi, ai posteri l’ardua sentenza.

Parola di un consigliere non eletto!