
Scicli – Disservi postali, nessuno tutela i cittadini
- 6 Dicembre 2019 - 15:25
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Torniamo ancora a parlare dei disservizi che si registrano da circa un anno a Scicli, i cittadini non ricevono la posta, e quando viene consegnata è già tardi. Utenti costretti a pagare la mora nelle bollette elettriche e/o telefoniche.
Da mesi i cittadini si rivolgono anche alla nostra redazione, con segnalazioni sui nostri canali social e via email. Oggi un nuovo caso, un nostro lettore ci ha raccontato di aver trovato un avviso di giacenza di raccomandata nella sua cassetta della posta. Come si legge nell’avviso che sotto pubblichiamo, era possibile il ritiro da giorno 21 Novembre. Il nostro lettore, si reca all’ufficio postale del quartiere Jungi, giorno 25 Novembre: “Il postino non l’ha ancora portata qui da noi”, si sente dire dall’impiegata. Dopo aver fatto 15 minuti di fila il poveretto se ne torna a mani vuote a casa.
Stamattina un nuovo tentativo di ritiro, sempre nell’ufficio indicato nell’avviso, a Jungi, dopo 20 minuti di attesa il nostro lettore si sente dire: “La raccomandata si trova presso l’ufficio postale di Scicli, non è stata lasciata nell’ufficio di Via Gioberti, ma in quello centrale di c.so Mazzini”.
Insomma un bel caos e a subire le conseguenze sono i cittadini.
Disservizi quindi non solo della posta ordinaria che è recapitata, a volte anche mesi dopo la spedizione, ma anche nella notifica delle raccomandate e degli eventuali avvisi di giacenza.
Si tratta di un problema di una certa portata perché le raccomandate spesso contengono avvisi che hanno una specifica scadenza.
La Camera del Lavoro di Scicli era intervenuta tre mesi fa scrivendo: “Un cittadino sciclitano ha denunciato alla Camera del lavoro della città di aver ricevuto un avviso di raccomandata proveniente dagli Uffici Comunali con quasi quaranta giorni di ritardo; non si trattava di una notifica di pagamento bensì, purtroppo, una chiamata per un lavoro trimestrale (cantiere di servizio). L’interessato recandosi agli uffici competenti ha trovato la brutta sorpresa: il cantiere era già stato avviato e quasi concluso in quanto erano passati parecchi giorni da quando lo stesso era stato invitato a presentarsi. E, questo non è l’unico caso; abbiamo saputo di altri cittadini che hanno avuto recapitato bollette di vario tipo (ci si riferisce solo a quelle a carico del servizio delle Poste Italiane) con grandi ritardi, con l’aggravio nel pagamento d’interessi e more. Altri cittadini hanno lamentato e lamentano il recapito della corrispondenza non nelle buche postali di pertinenza ma in buche scelte a casaccio.”