asilo nido comunale scicliSembrano consumarsi al ritmo di una lenta consunzione i destini degli asili nido comunali, che hanno risentito più di altri servizi della precarietà (economica e gestionale) vissuta al Comune di Scicli negli ultimi mesi.

Basta guardare ai numeri delle ultime iscrizioni per capire che il servizio è in crisi, e che  neanche la recente gestione ha saputo porre rimedio ad un trend d’iscrizione che vive un inesorabile declino.

Dopo la scadenza dei termini previsti dal bando 2013/2014, infatti, 36 risultano i bambini iscritti al plesso di Valverde (a fronte di 48 posti disponibili), mentre 31 sono quelli che hanno fatto richiesta per la struttura di Iungi, (a fronte dei 35 posti previsti).

Per la prima volta, dopo anni, le richieste d’iscrizione sono meno dei posti disponibili!

Nell’anno 2012/13, infatti, le istanze erano state 55 per Valverde e 44 per Iungi o, ancora, nell’anno 2011/2012 c’era 81 domande per Valverde e 46 per Iungi…

Insomma, il dato è inequivocabile, il servizio comunale vive una fase di disaffezione dei cittadini sebbene – solo cinque anni fa – era fiore all’occhiello dei servizi a domanda individuale del nostro comune e nonostante il plesso di Iungi sia in procinto di un ammodernamento dei locali che lo porterà, addirittura, all’avanguardia dal punto di vista strutturale.

Il perché di tale declino?

Lo abbiamo già denunciato qualche mese fa ed oggi – numeri alla mano -lo ribadiamo con maggiore convinzione: l’incapacità delle ultime amministrazioni di ripensare il funzionamento del servizio e l’alea di perenne precarietà che negli ultimi tempi ha avvolto gli asili nido in uno stato di continue incertezze.

Le giovani famiglie di Scicli, ovviamente, hanno punito questo tipo di gestione che appare più delicata rispetto a quella di altri servizi: così è, infatti, quando in ballo c’è la stabile e serena condizione dei bambini.

Precarietà, dicevamo, ben visibile nell’aumento assurdo delle tariffe ad anno in corso (parliamo del novembre scorso) che provocò l’immediata reazione di tanti genitori che ritirarono i propri figli dall’asilo, salvo che – la giunta comunale – revocò il provvedimento di aumento dopo qualche giorno dalla sua delibera.

Ma precarietà c’è stata anche negli ultimi mesi, con l’incomprensibile trasferimento di insegnanti ad altri uffici comunali, in barba a qualsiasi principio di continuità didattica o di stabilità nel rapporto insegnante/alunno,  come se non fosse stato possibile arrivare al 30 di giugno prima di assumere tali decisioni o come se sia pensabile che bambini di 2/3 anni accettino di andare con nuove maestre dall’oggi al domani!

Altra questione, poi, è quella che ha visto insegnanti impiegate da oltre vent’anni con i bambini, oggi destinate in servizi amministrativi per cui non hanno i titoli di studio, ma qui andiamo in altri campi..

E se l’Assessorato ai servizi sociali, oggi nuovamente vacante (complice una direzione dei lavori del consiglio comunale volutamente dilatoria nella trattazione delle iniziative consiliari), non ci ha degnato di risposte ad interrogazioni poste più di un mese fa, oggi è nostro compito denunciare come questo stato di continua precarietà – di fatto – ha messo in ginocchio gli asili nido di Scicli.

E’ per questo che chiediamo nuove iniziative che rilancino il servizio comunale e che, a nostro avviso, devono passare per la modernizzazione dell’offerta richiesta come l’organizzazione delle ferie estive e natalizie che non permetta una chiusura troppo lunga degli asili, la rivalutazione di quelle risorse umane sulle quali il servizio si era radicato (oggi distratte ad altri uffici), o l’offerta pomeridiana del servizio (cosa, per la verità, che già quest’anno si è favorevolmente sperimentata nel solo plesso di Valverde).

 

                                                                                        I CONSIGLIERI COMUNALI     PD

 Marco Causarano e Gianpaolo Aquilino