RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO

Nei giorni scorsi la Giunta del Comune di Scicli ha approvato con la delibera n. 150 del 08.08.2014 il “Piano di intervento ARO Scicli” che costituisce la metodologia integrata dei rifiuti nell’intero territorio. A molti forse questo non dirà granché ma nei fatti si tratta di una delibera immediatamente esecutiva che decide parte del futuro della nostra Città per i prossimi sette anni!

Purtroppo però questo atto rappresenta ancora una volta l’incapacità e la chiusura della Giunta Susino al dibattito tecnico-politico su argomenti importantissimi per l’intera Cittadinanza e per il Bene Comune. Prima di approvare la delibera e renderla immediatamente esecutiva sarebbe stato sicuramente meglio concordare le scelte con il Consiglio Comunale e con la Consulta delle Borgate, entrambi organi democratici preposti a dare pareri, anche obbligatori per la validità degli Atti Pubblici, su argomenti di siffatta portata. Incontri e confronti istituzionali anche con i Cittadini, le Associazioni, i Partiti e i Movimenti Politici che potrebbero dare il loro contributo! Istituendo nel
frattempo la Commissione prevista dalla delibera “RifiutiZero”….. Dall’analisi del Capitolato d’Appalto e del Bando di Gara le tematiche da affrontare sono molteplici e risultano immediatamente diversi argomenti di discussione tecnico-politica:

1 – La gestione del servizio deve necessariamente avvenire con appalto esterno o potrebbe ipotizzarsi una gestione diretta o tramite cooperativa?

2 – Su quali basi sono stati stabiliti i costi? Adottare la tecnica del porta a porta è cara sia per la modalità del servizio che per il sicuro aumento del personale. Come si sono calcolati tali costi se neanche è stato effettuato l’incontro con i Sindacati di categoria, passaggio propedeutico e obbligatorio per l’approvazione dello stesso Piano? Non è che alla fine si riserva una bella sorpresa di gara deserta per eccessivo sottocosto con ulteriore proroga alla Ecoseib?

3 – E ritornando proprio sulla modalità di raccolta, si potrebbe proporre un diverso sistema, più facile ed economico, che preveda l’istituzione di impiantistica integrativa che potrebbe servire anche a risolvere i problemi degli sfalci e degli scarti agricoli, rifiuti che il Piano sembra proprio non volere o sapere affrontare…

4 – Le indicazioni desumibili dalle Tavole di progetto necessitano di importanti integrazioni e aggiornamenti: non sono indicate l’esistenza di attività commerciali, mercati, aree verdi, attività ricettive, nuove edificazioni civili e nuovi edifici religiosi, con esclusione totale di ogni servizio per estese zone del territorio e per le Borgate nessuna previsione di isole ecologiche o centro di raccolta.

5 – Le Tavole che riguardano lo spazzamento strade delle Borgate si presentano fortemente striminzite nell’estensione del servizio e non contemplano affatto la Circolare dell’Assessorato del Territorio e dell’Ambiente 8 Maggio 2009 ( pubblicata sulla G.U.R.S. n. 29 del 26.06.09) in tema di pulizia di spiagge e litorali.

5 – Il Piano così risulta fortemente deficitario nelle previsioni e richiede notevoli integrazioni. Non è che alla fine ci troviamo con enormi spese non previste o peggio fuori bilancio?

6 – La comunicazione e la preparazione della Cittadinanza è totalmente demandata alla Ditta che si aggiudica il servizio che con una bacchetta magica dovrebbe riuscire a risolvere tutto! Ma non sarebbe più opportuno che invece già da adesso, meglio se da ieri, l’Amministrazione inizi con  la formazione e la comunicazione delle nuove metodologie?

7 – Non è possibile infine inserire una norma che tuteli veramente i lavoratori e cancelli la vergogna dei mancati pagamenti degli stipendi per mesi e mesi?

Con sincerità ringrazio i progettisti per il lavoro svolto ma se per alcune parti questo piano può rappresentare una base di partenza, per molti versi necessita di interventi integrativi, di aggiornamento e miglioramento sia per risolvere le problematiche attuali che ridurre le difficoltà legate al cambiamento. E questo sicuramente non è compito di tecnici ma della Politica del territorio. Questo è quello che chiedo. Per il Bene Comune.

arch. Lino Carpino
Scicli Bene Comune