discarica 1 discarica 2 discarica«La nostra salute in pericolo …  questione di amianto e diossina !!!

 Ci siamo soffermati a  guardare increduli lo stato di alcuni luoghi della campagna rurale Sciclitana trasformata dal degrado ecologico- ambientale   e dalla totale mancanza di senso civico, responsabili alcune indegne persone che vogliamo impropriamente chiamare “cittadini” i quali compiendo atti “scellerati” come quello di abbandonare ogni tipo di rifiuto, pezzi di vecchi serbatoi  eternit  composto da pericolosissimo amianto, plastica, vetro e quant’altro, hanno anche pensato bene di bruciare cassonetti e spazzatura  ,vogliamo far capire a questi ignoti quali conseguenze possono esserci  per la salute di  tutti:

premesso che la Legge n. 257 del 27 marzo del 1992 ha vietato l’utilizzo di materiale come l’amianto  dopo che si è scoperto essere altamente cancerogeno. Tuttavia il divieto non ha risolto il problema, perché i vecchi manufatti in cemento-amianto, spesso in cattivo stato, continuano a sussistere ovunque.

Purtroppo  “ovunque” non vuol dire a chilometri di distanza da noi ma sotto casa ed in pieno centro abitato o addirittura vicino ad una casa di riposo come  “perle di saggezza”in contrada Gambacorta a Scicli zona tra l’altro  trasformata in piccola discarica (vedi foto)

L’asbesto o amianto rappresenta un gruppo di minerali naturali con struttura fibrosa, separabile in fibre molto sottili e resistenti. Una sola fibra di amianto è sottilissima, 1300 volte più sottile di un capello umano.  In un solo centimetro si possono affiancare  335 mila fibre di amianto, quindi un qualsiasi manufatto in asbesto ne contiene miliardi,se usurato, tanto da essere friabile  libera nell’aria delle micro particelle facilmente inalabili, è cancerogeno. Non esiste un limite di concentrazione delle fibre al di sotto del quale l’amianto possa considerarsi innocuo. «Le possibili patologie, inoperabili, che può determinare sono l’asbestosi, una malattia restrittiva del polmone, e mesotelioma, cioè un tumore della pleura, membrana che riveste il polmone «Il periodo di latenza della malattia è molto lungo (decine di anni), e l’asbesto una volta inalato rimane lì per sempre. I sintomi sono respiratori: dispnea, cioè difficoltà a respirare, dolore toracico. Non sono quasi mai operabili quindi limitati  a trattamenti palliativi ossia chemioterapia la quale comporta molte conseguenze come pancitopenia (diminuzione di tutte le cellule del sangue), alopecia, astenia.

 Bruciare i rifiuti  all’aperto fa molto male, plastiche, vernici, sostanze varie portate in temperatura subiscono trasformazioni chimiche e rilasciano sostanze molto pericolose, oltre a residui incombusti,le  diossine prodotti  tipici della combustione sono   sostanze altamente cancerogene, che aumentano in modo vertiginoso la possibilità  nei bambini e nei giovani con  una  probabilità di oltre il 60% di contrarre una malattia tumorale.

 Le diossine e altri inquinanti organici persistenti sono sottoposti alla convenzione di Stoccolma del 22-23 maggio 2001. Questo accordo, entrato in vigore il 17 maggio 2004, prevede che gli Stati aderenti prendano misure atte a eliminare ove possibile, o quantomeno minimizzare, tutte le fonti di diossine.

Ci chiediamo se mai l’Amministrazione del  Comune di Scicli abbia pensato di monitorare le zone periferiche  e multare finalmente  i trasgressori, sarebbe significativo  organizzare una campagna di sensibilizzazione per aiutare i cittadini  “e non solo” ,che non hanno ancora ben compreso quali siano i seri  rischi per la salute causati dall’inquinamento  , realizzare politiche sociali adeguate a garantire e  tutelare la salute dei singoli e della collettività, così come previsto dalla Costituzione Italiana» .

(Maria Borgia)