dal qds del 4/10/2013

 

ficilivincenzo_bramantiLe ultime dimissioni protocollate dal consigliere indipendente (ex Mpa) Enrico Fiorilla e le annunciate, ma non ancora formalizzate, dimissioni di Giannone del Pd, fanno emergere un problema di sintonia e serenità all’interno della civica assise. Troppo Spesso il Consiglio viene sospeso e rinviato per mancanza di numero legale e in aula si discute veramente poco dei problemi importanti della città. La fazione che appoggia il sindaco si è ridotta fino a non avere più la maggioranza e questo non ha fatto altro che amplificare le difficoltà. In questo senso molto critico è il commento del consigliere comunale del gruppo misto Bartolo Ficili, il quale attacca senza mezzi termini la pseudo maggioranza. «Quello che sta accadendo- sostiene Ficili- non è altro che una logica continuità rispetto  all’atteggiamento che l’attuale amministrazione ha avuto sin dall’inizio del proprio mandato popolare. Sin dall’insediamento, infatti, si è cercato di rendere la maggioranza poco  partecipe delle azioni decisionali della stessa Giunta comunale. L’esecutivo ha distinto sin da subito fra attività di Giunta e di Consiglio creando una sorta di impermeabilità tra le due attività che sono, invece, istituzionalmente inscindibili. A questo si aggiunga il peso di una non adeguata capacità da parte di chi coordina e dirige i lavori consiliari. Un esempio su tutti: per evitare che i consiglieri partecipassero attivamente all’attività amministrativa e di controllo dell’Ente, fin dal primo momento, si è fortemente voluto limitare la convocazione delle commissioni consiliari con il pretesto del costo delle stesse commissioni, fino ad arrivare all’attuale paradossale situazione in cui le commissioni sono state azzerate ormai da diversi mesi, i risultati sono evidenti, sedute di consiglio rinviate o aggiornate con la scusante di approfondimento degli atti. Questo Consiglio – continua il consigliere Ficili- concretamente ha prodotto pochissimo, quelle poche volte che alcuni atti sono stati votati è stato fatto per il bene della città cercando di mantenere il numero o, comunque, facendo si che ci fossero le condizioni perché la pseudo maggioranza potesse avere i numeri per votarlo». Sull’argomento abbiamo sentito anche il Presidente del Consiglio comunale Vincenzo Bramanti, appartenente all’Udc, il quale risponde: « Chi conosce la storia politica della città, ricorda bene di amministrazioni che hanno governato pur senza maggioranza in Consiglio Comunale, auspico che per il bene della città le diversi componenti presenti in consiglio possano trovare una unità di intenti sulle singole problematiche di interesse generale».