
Scicli – Caos Rifiuti nelle campagne, parla l’assessore: “Stiamo cercando una soluzione”
- 28 Gennaio 2013 - 10:52
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La rimozione dei cassonetti dell’immondizia in alcune contrade di Scicli ha letteralmente spiazzato i cittadini residenti nelle campagne che da un giorno all’altro non hanno più saputo dove conferire i rifiuti. In questi giorni la nostra redazione è stata inondata di richieste da parte dei lettori che ci hanno chiesto di occuparci del problema. Stamattina abbiamo sentito l’assessore Vincenzo Iurato il quale ha dichiarato di essersi reso conto del problema ed ha assicurato una pronta soluzione. La drastica scelta di togliere i cassonetti è stata decisa per scoraggiare quanti, pur residenti nel perimetro urbano, continuano a non differenziare andando a conferire i rifiuti nelle contrade. Dall’altro lato però non si possono penalizzare i residenti delle contrade che, tra l’altro, pagano un canone Tarsu differente.
“Gli uffici – ha affermato Iurato- sono a lavoro per trovare una soluzione immediata in grado da un lato di scoraggiare quanti dovrebbero differenziare e non lo fanno, dall’altro lato per ridare il servizio a quanti risiedono nelle campagne”.
Una delle misure previste è quella di intensificare i controlli attraverso il servizio della polizia municipale che dovrà maggiormente vigilare per scovare quanti smaltiscono in maniera illegale i rifiuti.
Intanto la rimozione dei cassonetti ha spinto le persone a conferire ovunque con il risultato che, nel giro di pochi giorni, si sono create una serie di discariche abusive.
Una amministrazione dovrebbe prevedere le conseguenze prima di arrivare a decisioni affrettate.
luana
dovresti dimetterti. immediatamente.INCOMPETENTE
ale
La cosa più grave è che la gente butta la maggior parte dell’immondizia, oltre che ai bordi delle strade, dietro i muri delle strade e le campagne si stanno trasformando in discariche, che non verranno mai ripulite.
chicco
L’unica e miglior soluzione è quella di far vigilare i vigili.In fondo sono pagati, (ogni tanto), per far rispettare le leggi, non solo per passeggiare.