Riproponiamo di seguito, anche se può sembrare anacronistico, l’articolo pubblicato il 15 agosto sul settimanale Vivere, inserto de “La Sicilia“, a firma di Carmelo Riccotti La Rocca




Se c’è un luogo dove Andrea Camilleri e Alberto Sironi vivranno per sempre, quel luogo è certamente Scicli. Basta passeggiare sopra le basole della suggestiva Via Mormino Penna per immergersi nel set del Commissario Montalbano. È a Scicli, più che in ogni altro posto, che il regista lombardo ha dato vita ai romanzi scritti da Camilleri. La stanza del questore, l’ingresso principale del municipio trasformato in commissariato, la stanza all’interno della quale Salvo Montalbano si confronta con Fazio e Mimì e dove ogni tanto, grottescamente, irrompe Catarella, e poi ancora le chiese, i palazzi, sono luoghi della Vigata di Montalbano e ormai quasi meta di pellegrinaggio da parte degli estimatori del commissario più famoso d’Italia. A dimostrarlo sono le tante visite registrate al Museo di Montalbano situato nei bassi del Comune, che ospita ostazioni e arredi originali utilizzati in scena. Montalbano ha dato certo una spinta importante per la promozione della città iblea e i dati dell’ufficio turistico ne sono la testimonianza, in una estate in cui le presenze registrano un lieve calo nell’intera Isola, a Scicli la situazione è in controtendenza. A giugno si è registrato un più 10% nei pernotti, e a luglio un più 15%. «A differenza del passato – ha dichiarato il sindaco della città Enzo Giannone – in città arrivano gruppi organizzati, comitive numerose, che chiedono di soggiornare insieme nella stessa struttura, mentre negli anni scorsi prevalevano le coppie o i turisti individuali».

Scicli è sempre meglio inserita nei circuiti dei tour operator e, se è vero che la maggior parte dei turisti arriva perché attratta dai luoghi di Montalbano, poi è altrettanto vero che rimane ammaliata dalle bellezze che la cittadina offre: dalle incantevoli e maestose chiese barocche, alle spiagge di sabbia fine e dorata che si possono trovare nella lunga costa che si estende da Sampieri a Playa Grande. E allora ecco che vale la pena vivere il paese, gustarselo, grazie anche alla Welcome Scicli Card che, con soli 20 euro, consente di visitare ben 13 siti culturali. Scicli non è una città da mordi e fuggi. R#estate a Scicli, d’altronde, è anche lo slogan voluto dall’amministrazione comunale con un cartellone estivo fatto di numerosi eventi, in città e nelle borgate, con particolare attenzione alle iniziative culturali e folkloristiche. «Abbiamo voluto organizzare – ha spiegato il vice sindaco Caterina Riccotti – un cartellone di grande qualità grazie alla collaborazione attiva delle associazioni che sono le vere protagoniste di questa estate 2019».
Andata in archivio la nona edizione del Taranta Sicily Fest, lo sguardo adesso è rivolto agli appuntamenti di fine agosto e settembre.  Una delle iniziative più importanti si terrà domani con la 12esima Infiorata a cavallo e carretti siciliani: le strade che portano al sagrato di Santa Maria la Nova saranno colorate e i cavalli bardati con fiori con quella che, in qualche modo, rappresenta la riproposizione della Cavalcata di San Giuseppe; l’iniziativa sarà replicata anche sabato, giorno in cui sculture omaggeranno Camilleri. Ciccio Marinero del Comitato Santa Maria La Nova sta realizzando un opera di fiori che ritrae lo scrittore con Luca Zingaretti come Montalbano.




L’estate sciclitana poi continua con le passeggiate barocche, gli spettacoli teatrali itineranti alla scoperta dei luoghi meno noti, i libri sotto un cielo di stelle, la rassegna letteraria del “Brancati”, passando dalla comicità di Matranga e Minafò, spettacolo in programma domenica a Cava D’Aliga o, ancora, per il Mast Festival del 24 agosto a Villa Penna sui temi della legalità, integrazione ed educazione, per il talento di Mario Incudine in concerto il 2 settembre a Villa Penna.
carmelo.larocca@live.it