Riceviamo e Pubblichiamo

bernardetta alfieriQuando ho deciso di tornare in Sicilia, sentivo di essere in debito nei confronti di tutti i siciliani onesti che, giorno dopo giorno, fanno semplicemente il loro dovere. Vivere e insegnare in Sicilia significa scegliere, quotidianamente, di non stare in silenzio e di arrabbiarsi con chi non rispetta le regole.

Quando ho scelto di candidarmi, ho rassicurato i miei elettori che non mi ritenevo la persona adatta alla politica, ma che avrei controllato e vigilato sull’attività amministrativa in maniera obiettiva, perché la mia posizione di semplice insegnante mi poneva nella condizione di essere libera da qualsiasi interesse, se non il bene della mia città.

Ho accettato di appoggiare il Sindaco Susino e la sua nuova squadra perché l’eventualità dell’affidamento a un Commissario, forse, oggi, mi avrebbe fatto perdere il Cinema e la Biblioteca a Donnalucata (così come la presenza dell’Arma); a un Commissario, poi, non avrei potuto impedire la costruzione di ventiquattro alloggi a Cava d’Aliga (dove parecchie case sono in vendita); con un commissario, oggi, forse non potrei neanche proporre l’idea di un parco a Truncafila!

No, Susino, non è il Sindaco che io ho votato alle amministrative del 2012, e se la Sua Giunta attuale avesse proposto iniziative marcatamente di destra, io non le avrei mai appoggiate o votate.

Io sono rimasta al mio posto e continuo a farlo perché mi è stato insegnato a non abbandonare qualcuno nei momenti in cui ha più bisogno e non posso farlo adesso alla mia città, che viene continuamente dileggiata ed offesa dalla stampa e da chi ha progetti elettorali futuri. Ho affrontato con coraggio e con serenità l’indagine della Commissione prefettizia, ma se c’è qualcuno che vuole fare dell’Anti-mafia, deve dire ciò che sa, perché alimentare la cultura del sospetto, è un favore alla mafia!

Ho votato il Bilancio di previsione 2014, perché è il primo bilancio realistico da quando sono in Consiglio, questi stessi revisori avevano dichiarato inattendibile quello del 2013, quando non si era ancora insediata l’attuale giunta; quest’ultimo bilancio prevede una vertiginosa riduzione dei residui attivi e passivi, quando nei bilanci precedenti si era creato un meccanismo con uno scarso controllo sulla spesa che creava ulteriori residui. Ho votato il Bilancio perché credo che una città capace ancora di rialzarsi sia preferibile a una città dissestata!

Non ho intenzione di dimettermi, ma se questa classe politica dovesse veramente rappresentare il fallimento politico di questa città, mi impegno a non candidarmi alle prossime elezioni, cosicché nessuno pensi ad un mio possibile attaccamento alla poltrona, perché la mia onestà intellettuale mi impone che” la questione morale”, in politica come nella vita, si incarna non si strumentalizza a proprio piacimento.

Bernardetta Alfieri

Consigliere Comunale eletto nella Lista Scicli Bene Comune