“Abbiamo ricevuto un comunicato del Partito Democratico di Scicli nel quale si evidenziano, al di la del tono puramente demagogico,  alcuni quesiti sul riavvio dell’anno scolastico negli Istituti Comprensivi della città. Proviamo a rispondere in ordine, con pacatezza ma anche con la dovuta competenza nel merito.” Interviene, a nome dell’Amministrazione comunale, il Vicesindaco Assessore alla Pubblica Istruzione Avv. Caterina Riccotti.

“Se è vero che il Decreto dell’Assessore Regionale all’Istruzione, On. Lagalla, da facoltà e non impone alle scuole sedi di seggio elettorale di rinviare l’inizio delle lezioni al 24 settembre, è del tutto evidente che iniziare le lezioni il 14, sospenderle il 18, ricominciarle il 24, ci sembra un’ipotesi difficilmente sostenibile da parte delle Istituzioni scolastiche, per quello che esso comporta: sanificazione e sistemazione delle aule prima del 14; smantellamento delle aule il 18; nuova sanificazione e nuova sistemazione delle aule dopo il 22; accoglienza e inserimento degli studenti il 14, loro congedo il 18 e nuova accoglienza ed inserimento il 24. Solo per citare alcuni nodi problematici.

Se è anche vero che non tutti i plessi scolastici saranno adibiti a sedi di seggio, è pur evidente che se in una scuola i plessi centrali, ove si trovano le presidenze e le segreterie scolastiche, sono sedi di seggio, come possono essere gestiti e amministrati tutti gli altri plessi della stessa scuola?

Resta chiaramente nelle competenze dei Consigli d’Istituto stabilire la data in cui iniziare le lezioni. Se essi e i Dirigenti Scolastici degli Istituti Comprensivi saranno nelle condizioni di iniziare in sicurezza le lezioni il 14 settembre e se vorranno farlo nonostante il blocco comunque previsto dal 18 al 24,  il Comune sarà ben lieto di collaborare alla riuscita, come ha fatto peraltro negli ultimi mesi, stando sempre vicino ai Dirigenti Scolastici e alle scuole.




Quanto poi al trovare locali diversi dalle scuole quali sedi dei seggi elettorali, chiaramente questa ricerca è stata fatta ma a Scicli e borgate non ha dato risultati idonei, anche tenuto conto dell’esigenza di applicare le rigide misure anticoronavirus.

Quanto agli interventi necessari per l’adeguamento con interventi di “edilizia leggera” di alcuni locali, sulla base delle richieste dei Dirigenti Scolastici, il Comune sta facendo la propria parte, avendo prodotto i progetti e ricevuto l’autorizzazione per 130.000 euro dal Ministero dell’Istruzione. Ma tutto questo è ancora in corso, stante i notevoli ritardi, nonché la confusione e il pressapochismo in tema di riapertura delle scuole del Governo nazionale di cui il Partito Democratico – partito al Governo nazionale – e certamente non l’Amministrazione comunale, dovrebbe render conto ai cittadini.

Il Comune ha inoltre messo a disposizione tutti gli immobili di propria proprietà e ha reperito locali della Curia da utilizzare in particolare nel quartiere Iungi.

Sugli interventi generali sull’edilizia scolastica poi, sono in itinere i progetti, già finanziati, tanto per l’Istituto Comprensivo “E. Vittorini” di Donnalucata, quanto del plesso scuola media “Lipparini” dell’Istituto Comprensivo “G. Dantoni” di Scicli. Si tratta di interventi richiesti da decenni e per i quali questa Amministrazione è riuscita ad ottenere finanziamenti europei molto importanti

Sulle proposte di natura didattica infine, quale quella dell’abolizione della settimana corta, peraltro “cavallo di battaglia di ritorno” di qualche piddino che già in passato aveva tartassato i Dirigenti Scolastici su questo tema e che non perde occasione di dir tutto il male possibile di quest’Amministrazione  comunale – ora come piddino, ora come giornalista o similare, ora come “rancoroso arrabbiato” – non ci esprimiamo perché, a differenza di altri, riteniamo che debbano essere le Istituzioni scolastiche ad occuparsi delle questioni didattiche e di organizzazione scolastica, e certamente non improvvisati tuttologi da cui, in quattro anni, non abbiamo mai ascoltato una sola proposta seria e costruttiva.

Ribadiamo che è fondamentale riavviare le attività scolastiche e farlo nel rispetto delle misure di sicurezza. Ci siamo impegnati per raggiungere questo obiettivo in collaborazione con le Istituzioni Scolastiche, il Provveditorato agli Studi, la Prefettura. Ma certamente non possono i Comuni sostituirsi alle gravi manchevolezze del Governo nazionale e alle sue assurde decisioni, come quella di stabilire quale data dei referendum il 20 e 21 settembre, con le conseguenze negative sull’avvio dell’anno scolastico. Forse anche su questa scelta il Partito Democratico farebbe bene a spiegarla ai cittadini”.