
Scicli – 25 aprile, Marino: “Andare oltre le contrapposizioni per il bene comune”
- 25 Aprile 2023 - 14:35
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Stamattina, alla presenza delle Autorità Civli e Militari, della Giunta, del Presidente del Consiglio, dei Consiglieri Comunali, di una delegazione dell`ANPI provinciale, delle associazioni combattentistiche e di molti concittadini, si sono svolte le celebrazioni per il 25 aprile, Festa della Liberazione, a Scicli: la Santa Messa in onore dei Caduti e la deposizione delle corone d’alloro alla Stele dell`Unità d`Italia a Largo Gramsci e successivamente al Monumento ai Caduti in Piazza Municipio.
“Nell’ultimo decennio, in qualità di consigliere – afferma il sindaco Mario Marino -, ho partecipato a diverse celebrazioni del 25 aprile, ma quest’anno farlo da Sindaco è per me un motivo di grande onore. Il 25 aprile è, dal Dopoguerra ad oggi, un momento che la nostra comunità vive con grande energia e partecipazione. Si tratta di una giornata di festa nazionale e come tale dovrebbe unire e non dividere, anche perché è legata alla commemorazione di un fatto storico che riguarda tutti gli italiani, senza distinzioni politiche. Questa è una data intrisa di valori che dobbiamo riscoprire e, nel nostro piccolo, mettere in pratica: coraggio, tenacia e spirito di sacrificio. A sua volta, la Resistenza è uno dei valori fondanti della nostra nazione, un ritorno alla tradizione di libertà.
Gli anni difficili tra il 1943 ed il 1945 hanno visto donne, uomini, giovani, cattolici, comunisti, socialisti, monarchici, repubblicani, liberali e militari impegnati in una grande lotta di democrazia e libertà. Tutti seppero porre di lato le differenze e combatterono insieme, per la Nazione e la sua liberazione dal nazifascismo. Riuscirono a scrivere una pagina di storia sulla quale si fonda la nostra Costituzione, sulla quale si fonda la nostra libertà ed il nostro essere cittadini italiani.
A quasi ottant’anni di distanza – continua il Sindaco -, il male rischia nuovamente di sopraffare il bene. La guerra in Ucraina ci ha riportato alla memoria gli anni bui del secolo scorso. Proprio quando il buio sembra assoluto ed impedisce alla luce di filtrare, ecco che ognuno di noi può e deve essere un costruttore di pace, come ci hanno ricordato più volte Sua Santità Papa Francesco ed il Presidente Mattarella. La vittoria del bene sul male passa anche e soprattutto dal rispetto della dignità umana. Questo è un valore ed un impegno che riguarda tutti noi con i comportamenti quotidiani e deve partire soprattutto da chi ricopre incarichi politici ed istituzionali. Dobbiamo esseri noi, in primis, a dare il “buon esempio”. Confido che il 25 aprile – conclude il Primo Cittadino – possa diventare finalmente una data, un momento, di tutti. Una data, un momento ed un ricordo comuni di tutto il nostro Paese.”