Santa Croce Camerina – Identificato il giovane ucciso | Il Sindaco: “Abbiamo bisogno della vicinanza dello Stato”
- 9 Settembre 2024 - 7:26
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Continuano le indagini per fare luce su quanto accaduto sabato sera a Santa Croce Camerina, l’omicidio del 21enne tunisino Mohamed Anwer Debich, ha scosso tutta la comunità. Non è stato facile identificare la vittima, non aveva documenti addosso, da poco era arrivato in Italia.
Il giovane è stato colpito a morte da una coltellata al petto, si è accasciato al suolo ed è morto poco dopo. Il tutto è avvenuto intorno alle ore 20:30 mentre la città festeggiava la Santa Patrona, Santa Rosalia.
Il giovane è stato ferito a morte in una via del centro, si è accasciato sul marciapiede in Via Garibaldi, all’incrocio con Via Giardino, ed è deceduto in pochi istanti, mentre sul posto si portava una ambulanza del 118 e la Polizia Locale, allertati da alcuni cittadini.
Tantissimi i commenti sui social di cittadini che lamentano i mancati controlli e la scarsa presenza di Forze dell’Ordine in Città. Sono infatti all’ordine del giorno a Santa Croce Camerina le liti, le risse tra extracomunitari, spesso per futili motivi.
Ad avere scatenato questa violenta lite, motivi di lavoro. La raccolta della plastica vecchia, quella tolta dalle serre, forse il giovane voleva iniziare ad intraprendere questo lavoro, ma qualcuno gli avrebbe detto: “Questa è zona mia!”. Ma sulle cause che hanno portato all’uccisione del giovane, stanno ancora lavorando gli inquirenti. I Carabinieri avrebbero individuato i tunisini coinvolti nel fattaccio, li avrebbero identificati e avrebbero già individuato colui che avrebbe sferrato il colpo mortale.
La vittima si trova ancora all’obitorio del cimitero di Ragusa dove dovrebbe essere eseguita l’autopsia.
LE DICHIARAZIONI DEL SINDACO
“Doveva essere una serata di festa in onore di Santa Rosalia e, invece, la nostra comunità ha vissuto momenti dolorosi. Ciò che è successo, seppur sia un episodio mai accaduto prima a Santa Croce, ci colpisce e ci turba profondamente.” Queste le parole del Primo Cittadino Peppe Dimartino
“Non appena avuto contezza dei fatti – racconta il Sindaco di Santa Croce Camerina – mi sono recato immediatamente sul posto, mettendomi a disposizione della magistratura e delle forze dell’ordine e fornendo tutto il nostro supporto, come Comune alla risoluzione delle indagini.
Ringrazio enormemente l’Arma dei Carabinieri per il celere intervento e la magistratura. Il loro lavoro è essenziale per la tutela della nostra comunità e le interlocuzioni costanti con il Comandante Provinciale dei Carabinieri e con il Questore di Ragusa sono testimonianza dell’attenzione per il territorio.
Tengo a sottolineare che Santa Croce è e resta una città tranquilla sotto il profilo dell’ordine pubblico. Una città serena e tale deve rimanere. Proprio per questo faremo in modo che un episodio di tale gravità resti isolato e non abbia a ripetersi.
Per far ciò il nostro impegno sarà intensificato (come ad esempio i controlli effettuati nell’ultimo periodo dalla Polizia di Stato e dalla Polizia Locale con la squadra Tutela del Territorio) ma avremo bisogno sempre di più della vicinanza dello Stato.
Gli sforzi del Comune sono e saranno accompagnati e sostenuti dalla collaborazione, che c’è sempre stata, di tutte le istituzioni.
Una sparuta minoranza non integrata e che non rispetta le regole non può turbare la serenità della cittadinanza e invito la parte sana di Santa Croce e la comunità straniera integrata e rispettosa delle regole a isolare e denunciare chi vuole vivere al di fuori della legalità.
Ringrazio la Polizia municipale di Santa Croce – conclude il Sindaco – che è stata la prima ad arrivare sul posto, insieme alle altre forze dell’ordine che hanno svolto le indagini e che hanno operato fino a tarda notte.”