“Partivamo con premesse migliori e persino un pizzico di speranza, ma i primi tre mesi e mezzo dell’amministrazione Iurato ci hanno fortemente deluso”. Piero Mandarà, ex candidato sindaco e attuale segretario del movimento cittadino ‘Tutti x Santa Croce’, traccia un bilancio del lavoro svolto dal nuovo sindaco e dalla sua giunta durante il periodo estivo: “Credo che il vuoto amministrativo fatto registrare su tutta la fascia costiera, non abbia precedenti né giustificazioni – spiega Mandarà -.

Quando si viene eletti, anche senza il favore del pronostico, si deve essere pronti a governare e amministrare, tenendo fede ai pochi impegni presi coi cittadini. Mettendo in moto fantasia e creatività anche in mancanza di risorse economiche. Senza nascondersi di fronte alle molteplici responsabilità che il governo di una città comporta”.

L’estate di Santa Croce e delle sue frazioni si è trasformata sin da subito in un incubo: “Questa Amministrazione – spiega il segretario di ‘Tutti x Santa Croce’ – ha mostrato lacune evidenti, alcune gravissime. Rientra fra queste la mancata espletazione della gara per il servizio di vigilanza e salvataggio in mare.

Un’anomalia unica nel suo genere che, malgrado i tentativi di giustificazione avanzati dall’assessore al ramo, ha privato residenti, villeggianti e bagnanti di un servizio di fondamentale importanza. Con tutte le conseguenze del caso: fra cui il divieto e il rischio di balneazione e alcuni salvataggi disperati, condotti da bagnini privati o vacanzieri altruisti”. I disservizi, a Punta Secca e sulla fascia costiera, non si contano: “Punta Secca ha fatto i conti con l’assenza cronica di un parcheggio vero e di un piano viabilità atto a tutelare gli esercenti.

Casuzze e Caucana si sono specchiate nella sporcizia e nella difficoltà di accedere al mare, per la presenza di scalette fantasma o relitti bizantini”. Proprio gli accessi al mare, spesso ostruiti illegittimamente dai proprietari delle case, meritava un maggiore approfondimento: “Nel nostro programma facevamo riferimento a questo tipo di situazione. In estate, nelle borgate, qualcuno ha continuato a fare il furbo, impedendo l’accesso ai villeggianti, ai disabili e ostruendo il passaggio pure ai mezzi di soccorso. Chi ha autorizzato questo tipo di comportamento? Bisognava indagare, scoprire le responsabilità e smascherare i furbetti”.

Anche il capitolo legato agli spettacoli merita una menzione: “Sindaco e assessori avevano annunciato fin da subito che per le manifestazioni estive non avrebbero prelevato un euro dalla casse comunali.

Poi hanno sfornato un programma, sterile e mai sponsorizzato adeguatamente, costato 24 mila euro.

Infine, come non bastasse, hanno speso 9 mila euro per un evento (Teatri di pietra, ndr) seguito da una decina di persone. Non è esistita alcuna programmazione o forma di comunicazione: sono rimaste le bugie e un evidente incapacità amministrativa”. Un altro nodo da far risalire al pettine riguarda il protocollo d’intesa fra il Comune di Santa Croce e quello di Ragusa, per rifornire la parte ragusana di Punta Braccetto dell’acqua di Fonte Passolato: “I ragusani pagheranno l’acqua 2 euro al metro cubo, di fronte ai 2,80 pagati dai santacrocesi su tutta la fascia costiera. Sulla base di questo dato, vogliamo capire quale sia il vantaggio della collaborazione. Se l’allaccio della parte ragusana di Punta Braccetto alla nostra rete idrica, avesse generato dei risparmi sulle tariffe ai santacrocesi, tanto di guadagnato.

Ma purtroppo non è così: l’Amministrazione deve spiegarci a cosa dobbiamo questa opera di bene, o di svendita della nostra acqua, dipende dai punti di vista”. Infine, Mandarà si sofferma sullo scandalo esploso negli ultimi giorni, in cui il nome di Punta Secca – e Santa Croce tutta – è finito sulle pagine dei giornali e sulle tv nazionali: “Non contestiamo l’operato della Magistratura, che ha il compito, legittimo, di far luce sull’intera questione. Se, negli anni, qualcuno ha agito inosservante delle regole, dovrà assumersi le proprie responsabilità.

Ma la fascia costiera di Santa Croce non è come i giornali o le tv, affannosamente, l’hanno descritta in questi giorni.

La spiaggia di Montalbano, assieme a tutte le altre, conserva delle caratteristiche paesaggistiche uniche, che hanno fatto innamorare i turisti e inorgoglire i residenti. La politica locale ha il compito di ripristinare l’immagine della nostra fascia costiera, che è tutto fuorché un inferno”.

Ufficio Stampa ‘Tutti x Santa Croce’