gasI militari della Stazione Carabinieri di Ragusa Ibla hanno denunciato alla Procura della Repubblica di Ragusa una donna quarantenne sciclitana per furto aggravato.

Tecnici di ENEL si sono presentati alla Stazione CC di Ibla per segnalare la rottura dei sigilli di un contatore del gas. Nel corso delle normali periodiche ispezioni alla rete, avevano infatti scoperto che il contatore era stato manomesso. Oltre alla rottura dei sigilli, i tecnici avevano riscontrato anche il consumo di più di 1.300 metri cubi di gas metano.

Subito sono partite le indagini dei carabinieri che hanno ascoltato prima il vecchio proprietario e quindi quello nuovo. Quest’ultimo aveva locato la casa a una donna di Scicli dal 2010 al 2012. Il blocco del contatore era avvenuto qualche mese prima dell’arrivo di tale inquilino. La donna, interpellata in merito, ha riferito di aver normalmente utilizzato il gas nei due anni di permanenza ma di essere ancora in attesa della relativa bolletta che – stranamente – non le era mai pervenuta.

I militari a questo punto hanno indagato la donna per furto aggravato poiché le sue giustificazione apparivano obiettivamente incongruenti poiché la stessa non aveva mai chiesto l’allaccio alla rete a Enel gas.

Purtroppo il malcostume del furto di acqua, gas e corrente elettrica è molto diffuso. Difficilmente però si riesce a farla franca poiché gli enti gestori operano periodici controlli sulle utenze e rilevano anche anomalie nei consumi. Ne consegue quindi la denuncia penale d’ufficio che – con l’aggravante dell’effrazione dei sigilli – prevede pene edittali piuttosto gravi comprese tra uno e sei anni di reclusione e fino a 1.032 euro di multa.