Custodia cautelare in carcere confermata per Piero Boschi, 56 anni, dipendente comunale di Scicli, con precedenti specifici, e per Carmelo Tudisco, 51 anni. Arresti domiciliari, invece, per il fratello di quest’ultimo, Emilio, di 45 anni. Lo ha deciso il Gip del Tribunale di Modica, Sandra Levanti, dopo l’interrogatorio di garanzia tenuto nel carcere di Piazza Gesù a Modica.

Boschi,  si è avvalso della facoltà di non rispondere. I due fratelli Tudisco hanno dichiarato di essere estranei a i fatti, Emilio Tudisco si è detto completamente ignaro della situazione in cui è coinvolto e di conoscere “a malapena” il Boschi.

I tre erano stati arrestati mercoledì mattina dalla Squadra Mobile dopo che gli agenti avevano trovato, in un magazzino di proprietà dei fratelli Tudisco sito in c.da Barone a Donnalucata, una considerevole quantità di marijuana, per l’esattezza trentotto chilogrammi. Come detto anche in  conferenza stampa,  si tratta di  uno dei più grossi quantitativi di sostanza stupefacente rinvenuti negli ultimi anni in provincia di Ragusa.

La Squadra Mobile, diretta dal vice questore aggiunto, Francesco Marino, e coordinata dal Procuratore della Repubblica di Modica, Francesco Puleio, aveva trovato dei cartoni contenenti pacchetti sigillati con nastro adesivo e sistemati in sacchetti neri, di quelli impiegati per la spazzatura ( guarda il video https://www.novetv.com/?p=6807 ).  Aperti, è stata scoperta la considerevole quantità di erba pressata, la quale, ceduta al minuto, avrebbe consentito di ottenere un guadagno presumibile di circa duecentomila euro.

I due fratelli Tudisco, durante l’interrogatorio di garanzia, hanno addossato tutta la colpa sul Boschi. Quest’ultimo qualche settimana fa aveva ricevuto un atto intimidatorio, ignoti avevano infatti tentato di incendiare la sua automobile, parcheggiata proprio davanti casa.  (ne abbiamo parlato qua:https://www.novetv.com/?p=4133 ).